Gela: via libera alla costituzione del bacino ex Tekra, ai lavoratori riconosciuto un diritto atteso da mesi
di Redazione
Buone notizie gli ex operai Tekra i quali saranno presto inseriti in un bacino dal quale la società dovrà attingere la forza lavoro. Lo ha stabilito il sindaco, Lucio Greco, il quale stamane ha incontrato una rappresentanza degli operatori ecologici che da tempo chiedono una soluzione alla loro vicenda. Con loro c’era Luca Faraci, rappresentante Usb. Il passaggio odierno si è reso possibile grazie all’interlocuzione che il primo cittadino, nei giorni scorsi, ha avuto con il prefetto, Cosima Di Stani. Quest’ultima, infatti, ha detto al sindaco che, per quanto riguarda la gara ponte, si può agire in autonomia, a livello comunale, e per la ratificazione non sarà necessario passare dall’Ufficio del Lavoro. I soggetti chiamati a risolvere il problema saranno Comune e i sindacati. È stato deciso, inoltre, che oltre ai 18 lavoratori in questione potranno entrare a far parte del bacino comunale tutti gli operatori ecologici che hanno lavorato nel cantiere di Gela in passato, al fine di evitare discriminazioni. Diverso, invece, il discorso, per quanto riguarda l’aggiudicazione della gara per l’affidamento settennale. In quella, infatti, sarà coinvolta la Srr e quindi si dovrà ragionare in termini di ambito territoriale e i sindacati dovranno confrontarsi con il Presidente e tutti gli altri sindaci.
«Siamo soddisfatti delle garanzie ricevute oggi – commenta Luca Faraci – anche perché, essendo un bacino locale, è giusto che vi siano inseriti solo i gelesi. È un atto che, da un lato, ripristina la legalità e dice basta ai favoritismi degli ultimi anni, e dall’altro permetterà alle ditte di trovare a disposizione operatori che hanno già svolto questo lavoro e sanno come farlo».
«Grazie alla mediazione del prefetto – aggiunge il sindaco Greco – andiamo a risolvere uno dei problemi che maggiormente mi stanno a cuore, perché non è bello vedere dei lavoratori protestare per un diritto sacrosanto. Adesso che sono state stabilite le competenze, procederemo, nella logica della trasparenza e della legittimità degli atti, con la convocazione dei prossimi incontri propedeutici alla costituzione del bacino e tuteleremo questi padri di famiglia».