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ISTRUZIONE | Scuole chiuse

Gela: videolezioni, studio a distanza e «ClassRoom». Come cambia la scuola ai tempi del Coronavirus


di Redazione

Gela: videolezioni, studio a distanza e «ClassRoom». Come cambia la scuola ai tempi del Coronavirus
13 Mar 2020

Pareri contrastanti e difficoltà nell’uso dei nuovi programmi della didattica a distanza, da ClassRoom a Zoom. Più d’approccio che tecnologiche. Per quelle i nostri giovani non sono secondi a nessuno. Dopo le prime due settimane con i cancelli delle scuole chiuse i pareri degli studenti sono contrastanti.
«Per me – dice Lucia – è esagerato aver chiuso le scuole permettendo poi alla gente di uscire da casa. Molti, infatti, fanno i furbi e incuranti del nuovo Dpcm escono ugualmente».

Mario, un compagno di classe, aggiunge:

«Si pone il problema di dover recuperare gli argomenti non studiati in poco tempo».
A fronte di questi studenti, che credono che la chiusura delle scuole sia stato un provvedimento inadeguato, c’è chi pensa che la misura sia giusta.

«Alla tv – dice Giulia – ho sentito che bambini e ragazzi seppure soffrono meno per il COVID-19, si ammalano lo stesso e anzi possono trasmetterlo, contribuendo involontariamente alla diffusione, quindi aver chiuso la scuola per questa emergenza è giusto!».
Effettivamente, dal punto di vista scientifico anche se ovviamente non esistono studi su questo virus, ci sono ricerche precedenti sulla chiusura delle scuole nel corso di altre epidemie.
Gli studi dicono che quanto più a lungo sono state chiuse le scuole (insieme ad altri “interventi non farmaceutici” come l’isolamento dei casi, la quarantena familiare, la chiusura del posto di lavoro, la restrizione sui viaggi) in ciascuna delle quarantatré città degli Stati Uniti durante la pandemia di influenza Spagnola del 1918, tanto più basso è stato il tasso di mortalità finale.
Quindi, per contrastare il contagio, non basta chiudere le scuole, ma, come ha affermato nei giorni scorsi il presidente del Consiglio, durante un toccante messaggio serale alla nazione, bisogna fare un passo in più. La chiusura totale per due settimane richiede un grosso sacrificio per tutti sia in termini economici sia personali, ma, come ha ultimamente sottolineato Conte “Il mondo ci guarda, certamente per i numeri del contagio, ma anche per le immagini del nostro coraggio, della nostra forza e domani ci prenderanno come esempio per come abbiamo combattuto e vinto questa battaglia contro il coronavirus, diventando un modello anche per gli altri”.
Inoltre, il presidente del Consiglio ha raccomandato di avere senso civico: si devono evitare gli spostamenti se non strettamente necessari e seguire le norme igieniche suggerite dai media in questi giorni. Proprio rispetto a quest’ultimo aspetto, secondo le testimonianze raccolte, i ragazzi risultano essere adeguatamente informati su come bisogna comportarsi ai fini della prevenzione, infatti, la maggior parte di loro pensa che l’igiene e in particolare il lavaggio e la disinfezione delle mani siano la chiave per prevenire e rispetto alla diffusione del virus sostengono che prendendo le giuste precauzioni il contagio si arresterà.
Alla luce degli ulteriori risvolti e del sempre crescente numero di casi accertati di Coronavirus, potrebbe sembrare che i ragazzi non percepiscano l’effettiva pericolosità della diffusione, invece, il loro atteggiamento psicologico positivo non genera ansia e in queste situazioni mantenere la calma è importante. Come ha sottolineato, nel corso di una conferenza, il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno, Giovanni D’Angelo “Bisogna mantenere calma, tranquillità e razionalità. Parliamo della salute della gente e il panico non serve a nessuno”. È quindi d’obbligo rispettare le indicazioni del Ministero della Salute cercando di non farsi prendere dal panico della pandemia.

[Martina Ferlante]


Redazione
Today 24 è un quotidiano on line indipendente, fondato nel 2014 da Massimo Sarcuno. Ogni giorno racconta i fatti e le notizie di Gela, Niscemi, Riesi, Butera, Mazzarino e di molti altri comuni del comprensorio. In particolare l’area del Vallone.