È stato firmato oggi dal presidente della Regione, Nello Musumeci, il decreto che impone il lockdown nei comuni di Gela e Villarosa (Enna) a causa della crescita esponenziale di casi di coronavirus. La zona rossa, come anticipato stamane da Today24 e confermato dal sindaco, Lucio Greco, nel corso di una conferenza stampa, scatta dalle 14 di domani. La sorpresa, se così possiamo dire, è che i 10 giorni originariamente ipotizzati diventano 19. Da domani e fino al 31 dicembre, infatti, Gela e Villarosa andranno il lockdown.

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«La scelta estrema alla quale nessuno di noi voleva giungere, perché siamo consapevoli che ci saranno delle conseguenze, soprattutto sotto il profilo economico ed occupazionale, ma 800 contagi non ci possono lasciare fermi a guardare». Così, Lucio Greco, aveva commentato stamane l’atteso decreto del Presidente della Regione, che dispone la zona rossa (anticipata stamane da Today 24, clicca qui per leggere l’articolo) a partire da domani alle 14. Una scelta difficile, che oggi purtroppo diventa inevitabile.

«Abbiamo atteso – spiega il sindaco – abbiamo lanciato appelli, abbiamo chiesto a tutti di trascorrere le festività natalizie a casa da soli, abbiamo chiesto che i controlli venissero rafforzati, abbiamo chiuso le scuole e sospeso i mercatini, anche a costo di attirarci le ire di chi ha in essi l’unica fonte di guadagno. E non è cambiato nulla, anzi, i numeri sono saliti vertiginosamente e la curva, che finalmente si era appiattita poco prima delle feste, si è nuovamente impennata. Stamattina, quindi, ho parlato telefonicamente con il Governatore Musumeci e abbiamo valutato insieme tutti i dati e le note dell’Asp».

Nel pomeriggio si è svolta una riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, dove si è discussa l’importanza di controlli capillari, sollecitati dal sindaco Greco.

«Sappiamo – commenta – che non tutti rispettano le regole della quarantena. Successivamente, ossia venerdì mattina, mi confronterò nuovamente con l’Asp, ma non è nostra intenzione fermarci o fare passi indietro fino a quando i numeri non saranno scesi e, in attesa pure del nuovo Dpcm, al quale ci adegueremo a partire dal 15 gennaio, rimettiamo tutto nelle mani della Regione».
L’invito ai cittadini è di munirsi di autocertificazione sia per gli spostamenti interni al comune che esterni e di non prendere d’assalto i negozi che vendono beni di prima necessità, che rimarranno regolarmente aperti.