I nuclei antisofisticazione e sanità dei carabinieri stanno eseguendo controlli sul rispetto della normativa che impone il green pass. Domani entra in vigore l’obbligo della carta verde e il clima, da Nord a Sud, è molto teso. Per uffici ed enti pubblici sono ore di incontri e verifiche, per evitare disservizi. L’ente con il maggior numero di “non vaccinati” è il Comune di Gela. A inizio settembre erano una cinquantina i dipendenti non coperti dal vaccino, tra impiegati e Rmi. Numero che si sarebbe ridotto perché alcuni impiegati avrebbero accettato di sottoporsi alla vaccinazione. La moral suasion continua a opera di dirigenti e anche il sindaco, Lucio Greco, stamane ha esortato alcuni dipendenti indecisi. Tra impiegati e precari, domani, parecchie saranno le assenze nella speranza che la situazione, a livello nazionale, possa offrire qualche spiraglio. Il numero dei dipendenti scoperti è comunque elevato rispetto ai circa 300 dipendenti in servizio. Per i lavoratori che si presenteranno sul posto di lavoro senza green pass (vaccino o tampone recente) scatterebbe la sospensione immediata a zero stipendio.

Molto minore sarà l’impatto alla Ghelas Multiservizi dove sarebbero solo un paio i “no green pass”. Stessa percentuale al Comune di Niscemi dove tra i 116 dipendenti in servizio solo due sarebbero “scoperti”.

«Stiamo affrontando il tema – dice il sindaco, Massimiliano Conti – al fine di poter coprire eventuali assenze».

Basso anche l’impatto nel settore Sanità. In ospedale, nell’aera medica, il numero degli operatori non vaccinati è prossimo allo zero.

«Non mi risulta – dice una fonte – che ci siano medici no vax». Qualche caso, invece, nell’area delle professioni sanitarie (infermieri ecc.) dove ci sarebbero quattro dipendenti già sospesi e a zero stipendio e vi rimarranno fino al 31 dicembre. Nel comparto sanitario, infatti, è già in vigore l’obbligo di vaccinazione.

Domani si annunciato controlli in tutti i settori della pubblica amministrazione.

Intanto i carabinieri stanno rivolgendo le loro attenzioni a studi medici, centri estetici e sportivi. Il titolare di una palestra è stato segnalato in provincia di Palermo. I militari hanno accertato violazione delle norme anti Covid. La palestra è stata chiusa per due giorni. Sospeso anche l’esercizio di un piccolo bar annesso poiché privo della registrazione sanitaria.