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CARABINIERI | Operazione

Caltagirone: la cricca dei ladri d’auto, 4 arresti. Specializzati nel furto di Jeep e Fiat «Panda»


di Redazione

Caltagirone: la cricca dei ladri d’auto, 4 arresti. Specializzati nel furto di Jeep e Fiat «Panda»
cronaca
16 Nov 2022

La cricca delle auto rubate avrebbe fatto razzia in vari comuni del circondario. Vetture tra i modelli più richiesti pronte per essere taroccate o usate per il recupero di costose parti di ricambio. Sono almeno 18 i casi scoperti dai carabinieri, che stamane hanno eseguito 6 misure cautelari. La base operativa era nella vicina Caltagirone. Nelle prime del mattino, militari della compagnia Carabinieri calatina, supportati da personale dello squadrone eliportato «Cacciatori Sicilia», hanno dato esecuzione a un provvedimento restrittivo emesso dal Gip nei confronti di persone gravemente indiziate, a vario titolo, di furto di autovetture e ricettazione. Per tre di loro è stata ipotizzata anche l’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio. Indagini, coordinate dalla procura e condotte dal comando stazione di Caltagirone nell’estate del 2020, hanno consentito di accertare, in un lasso di tempo di 40 giorni, la commissione di 18 furti di autovetture e 4 tentativi di furto, in vari comuni del territorio, nonché la ricettazione di un veicolo con la complicità di due soggetti, di Catania e Palagonia. Un giro grosso che aveva come obiettivo vetture del gruppo Fiat Chrysler: «Panda», «500», «Punto», Lancia «Y», Alfa Romeo «Giulietta» e Jeep «Renegade».

L’attività ha avuto inizio a seguito di due furti di autovetture avvenuti nel maggio 2020 nei comuni di Caltagirone e Grammichele, le cui denunce hanno permesso ai Carabinieri di visionare le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti in quelle zone e individuare due degli odierni arrestati, ripresi nel momento della commissione del furto. Le indagini, attraverso pedinamenti e servizi di osservazione, nonché con l’ausilio di intercettazioni telefoniche, ambientali, grazie anche all’uso di dispositivi gps, hanno consentito di acquisire importanti elementi indiziari a carico dei componenti del gruppo criminale. I malviventi, tutti accomunati da scaltrezza e conoscenza del «mestiere», avevano rodato un sistema curandone ogni aspetto. Dopo aver ricevuto l’ordinativo della tipologia di vetture da rubare, si mettevano in azione, individuando il luogo nel quale occultare i veicoli in attesa di cederli ai ricettatori. Per gli spostamenti si avvalevano di automobili a noleggio, al fine di eludere i controlli delle forze dell’ordine nel caso fossero stati avvistati nella flagranza di commettere il furto. Erano inoltre in possesso di sofisticati strumenti per l’apertura e l’accensione delle autovetture: grimaldelli, spadini, centraline, scanner.
Uno degli indagati si sarebbe specializzato nella cannibalizzazione dei veicoli rubati. All’interno di officina artigianale ricavata all’interno dell’abitazione smantellava le auto ricavandone parti di ricambio che successivamente venivano commercializzate. Perfino la modalità di consegna delle vetture era ben studiata e avveniva mediante l’uso di sentinelle e con staffetta tra i partecipanti, al fine di avvistare la presenza di eventuali posti di controllo delle forze di polizia. In un’occasione, gli indagati, sottoposti ad intercettazione, commentavano il corrispettivo troppo basso, ammontante a 50 euro per il trasferimento di un’auto a fronte del rischio di essere fermati e arrestati.
Tra le specialità della cricca vi era anche quella del cavallo di ritorno. Gli inquirenti, infatti, ipotizzano che alcune vetture sarebbero state restituite dietro la corresponsione di somme di denaro. Dei sei destinatari della misura cautelare, quattro sono stati associati in carcere, mentre due di loro hanno l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. Per non farsi mancare nulla, tre degli indagati, oltre al fiorente business delle auto rubate, avevano chiesto e ottenuto il reddito di cittadinanza. Il Procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera, segnala l’importanza dell’operazione anche in considerazione del forte incremento di furti d’auto registrati nel circondario negli ultimi mesi.


Redazione
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