Riesi, le mandorle della Legalità nel terreno confiscato ai boss mafiosi. Nasce il torrone della… SolidarietÃ
di Delfina Butera

“Coltiviamo Legalità e Solidarietà” è il nome del progetto di utilizzo a fini sociali del bene confiscato alla mafia di contrada “Spampinato”, promosso dal Comune e dall’associazione “I Girasoli” onlus di Mazzarino. Lo rende noto l’assessora i Servizi Sociali Rosy Pilato. Sette migranti rifugiati e richiedenti asilo coordinati da tre operatori dell’associazione attuatrice del progetto Siproimi (ex Sprar) per conto del Comune sono stati coinvolti nella raccolta delle mandorle di alberi situati in contrada “Spampinato”. Successivamente con le mandorle raccolte verrà prodotto, torrone dal Torronificio Geraci di Caltanissetta, senza aggravio di spese per il Comune. Il torrone prodotto sarà distribuito nelle scuole di Riesi e dei Comuni del circondario. Il progetto che mira a creare eventi di socializzazione e sensibilizzazione sui temi della lotta alla mafia, del riutilizzo dei beni confiscati, sull’immigrazione e sul tema dei rifugiati, è stato siglato il 25 agosto dal sindaco Salvatore Chiantia e dal presidente dell’associazione “I Girasoli” onlus Calogero Santoro. Il Comune in passato aveva indetto un bando per assegnare l’appezzamento di contrada “Spampinato” ma non era pervenuta alcuna richiesta di gestione del bene. Prossimamente sarà pubblicato un nuovo avviso per l’affidamento del terreno. I beneficiari del progetto Siproimi hanno iniziato il 28 agosto scorso la raccolta delle mandorle, attraverso l’utilizzo del Project Work che prevede la retribuzione di una piccola indennità economica per i lavoratori impiegati. “È una bella iniziativa – dice il presidente dell’associazione Girasoli Calogero Santoro -. Ai ragazzi avviamo spiegato il valore sociale del progetto”. Attualmente sono 25 le persone (10 adulti e 15 componenti di nuclei familiari) ospiti dei centri di accoglienza Siproimi. L’associazione “I Girasoli” che fa parte della Rete Arci e da tempo promuove progetti di integrazione sociale e lavorativa dei rifugiati, recentemente ha aderito al progetto nazionale “Sipla” a tutela dei lavoratori agricoli e contro il caporalato.
