Libero Consorzio: urne aperte dalle 8, tre candidati in corsa per la presidenza Si sfidano Conti, Di Stefano e Tesauro
di Redazione

Ultime mosse, nella notte, per la corsa al consenso in vista delle elezioni del presidente e del consiglio del Libero consorzio comunale. Domani mattina, dalle 8, urne aperte per i 314 aventi diritto al voto, tutti sindaci e consiglieri comunali attualmente in carica nei 22 comuni del consorzio. Un solo seggio, istituito nei locali della presidenza, in viale Regina Margherita, nel capoluogo. In corsa per la carica di presidente ci sono Massimiliano Conti, sindaco di Niscemi, Terenziano Di Stefano, primo cittadino di Gela e Walter Tesauro, sindaco del capoluogo. Dalle urne, lunedì mattina, giorno dello scrutinio, uscirà il nome del nuovo presidente dell’ex Provincia e quelli dei 10 consiglieri provinciali, cinque dei quali avranno anche la carica di assessore. Il centrodestra arriva a queste elezioni con due candidati, Tesauro e Conti, mentre il centrosinistra ha fatto quadrato attorno al nome del sindaco di Gela. Fino alla notte scorsa telefoni caldi e trattative senza soluzione di continuità per la caccia all’ultimo consenso. Il voto sarà ponderato, nel senso che, per ogni elettore, conterà per il peso del comune che rappresenta. Quattro le fasce dei comuni rappresentati. La prima è quella delle due città, Gela e Caltanissetta: la scheda degli elettori, in questo caso, vale 1. La seconda è quella dei comuni di dimensioni medio grandi: Niscemi, San Cataldo, Mazzarino, Mussomeli, Riesi, Serradifalco e Sommatino. Il voto, in questa seconda classe di comuni, vale 0,5. Poi i comuni minori, divisi in due fasce per dimensioni. Ogni voto di elettori che arrivano dai Butera, Delia, Santa Caterina Villarmosa e Vallelunga Pratameno vale 0,3. Infine ogni voto espresso dagli amministratori dei comuni più piccoli, ovvero, Acquaviva Platani, Bonpensiere, Campofranco, Marianopoli, Milena, Montedoro, Resuttano, Sutera e Villalba, vale 0,14.
Per facilitare le operazioni di spoglio a ogni classe di elettori corrisponderà una scheda di colore diverso. Non è un mistero che l’impatto di queste elezioni potrebbe avere conseguenze sulle attuali e future coalizioni di governo, soprattutto nei tre principali comuni. Forza Italia, Noi Moderati e Fratelli d’Italia dovrebbero andare compatti sul nome di Tesauro. Ma nel capoluogo, traballa il seggio in giunta di Oscar Aiello, ex plenipotenziario provinciale e attuale assessore in quota alla Lega, partito che in provincia sostiene Conti. Possibile, invece, l’ingresso di Orgoglio Nisseno. A Gela poco o nulla dovrebbe cambiare anche se i due principali partiti, Pd e M5s, fedeli alla linea Di Stefano, potrebbero chiedere in futuro maggiore visibilità. Conti, invece, a Niscemi, terzo comune della provincia per dimensioni, è saldamente a capo della sua coalizione. Se eletto presidente, è pronto a lasciare la guida dell’Ati Idrica, scelta che aprirebbe nuovi scenari nell’importante autorità d’ambito, chiamata, nei prossimi mesi, a governare le difficoltà di un’estate che si annuncia calda e con possibili disagi idrici. Un aiuto ai comuni della provincia potrebbe arrivare dal dissalatore di Gela, in fase di ricostruzione, ma l’impianto sarà in marcia solo a fine estate, almeno secondo le rosee previsioni che arrivano dalla Regione. Così, Caltanissetta e San Cataldo, aggrappate alle uniche fonti di approvvigionamento dell’Ancipa e del Blufi, potrebbero patire una stagione difficile. Tre i candidati alla presidenza, mentre 58 ambiscono ai 10 seggi in consiglio. Sette le liste presentate. Si vota fino alle 22 di domenica. Lo spoglio inizierà lunedì mattina.
