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INCHIESTA | Ordinanza del Gip

Liguria Gate e i rapporti con i Cammarata. I clan di Gela, Riesi e i boss del Vallone


di Redazione

Liguria Gate e i rapporti con i Cammarata. I clan di Gela, Riesi e i boss del Vallone
cronaca
9 Mag 2024

L’inchiesta che ha portato all’arresto del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha fatto emergere il ruolo sempre più incisivo assunto dai clan mafiosi nell’area di Genova. A cominciare dai Cammarata di Riesi, potente clan del mandamento locale, che – come emerge dall’ordinanza firmata dal Gip – avrebbe assicurato voti in cambio di posti di lavoro per i soggetti a loro vicini. La presenza in Liguria di una folta comunità di mafiosi provenienti dal Gela, Riesi e da alcuni centri del Vallone, del resto non è una novità ed è testimoniata, oltre che dalle inchieste giudiziarie sfociate in un maxiprocesso che si svolse a Genova, da una lunga catena di omicidi. Una faida tra Cosa Nostra e la Stidda per il controllo del territorio e del traffico di stupefacenti che all’inizio degli anni ’90 da Gela e Riesi, epicentro di questa sanguinosa guerra di mafia, si propagò fino al capoluogo ligure. Un pregiudicato siciliano, Angelo Stuppia, 36 anni, titolare di un autosalone in val Bormida nel savonese, fu ucciso a colpi di pistola il 20 novembre 1990 mentre si stava recando a trovare la moglie che aveva dato alla luce un bimbo nell’ospedale Celesia a Rivarolo, nel ponente cittadino. Un altro pregiudicato originario sempre di Riesi, Juliano Giuliano, 26 anni, fu freddato il 13 ottobre del 1991 a Genova Pra’. Per questi delitti, che furono collegati anche all’omicidio di Gaetano Gardini, ucciso il 6 ottobre del ’90 all’interno di un ristorante nel centro storico di Genova, furono processati e condannati alcuni esponenti del clan mafioso Fiandaca-Emmanuello di Gela legato allo storico boss mafioso di Caltanissetta “Piddu” Madonia, ma alcuni ergastoli furono poi annullati in Cassazione. Un altro omicidio attribuito allo stesso sodalizio gelese è quello di Luciano Gagliano, ucciso con sei colpi di pistola il 13 novembre del 1991, mentre era a bordo della sua auto a Bolzaneto, alla periferia di Genova. Ad aprire il fuoco contro di lui furono in due: un proiettile lo raggiunse alla schiena, altri cinque alla testa. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, supportata dalle dichiarazioni di Angelo Celona, collaboratore di giustizia gelese, Gagliano non aveva pagato una partita di cocaina da mezzo chilo ai Fiandaca-Emmanuello. In un primo tempo l’omicidio venne attribuito alla ‘ndrangheta, ma gli imputati vennero assolti. Il caso, rimasto per anni insoluto, fu riaperto dalla squadra mobile di Genova, grazie alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, tra cui, oltre a Celona, l’ex boss del Vallone, Ciro Vara.


Redazione
Today 24 è un quotidiano on line indipendente, fondato nel 2014 da Massimo Sarcuno. Ogni giorno racconta i fatti e le notizie di Gela, Niscemi, Riesi, Butera, Mazzarino e di molti altri comuni del comprensorio. In particolare l’area del Vallone.