Lui, lei e l’altro: un triangolo di sesso e violenza. Coppia in cella, la vittima era il padrone di casa
di Redazione
In carcere con l’accusa di violenza sessuale due coniugi originari della provincia, entrambi incensurati, residenti in Valle d’Aosta, implicati in un presunto affaire sessuale, una sorta di triangolo tra loro due e il proprietario dell’appartamento preso in affitto. I due coniugi, lui 57 anni, lei 64, in cella nel penitenziario di Brissogne, hanno risposto alle domande del gip di Aosta, fornendo la loro versione dei fatti.
«Si sono difesi asserendo che la parte offesa era consenziente ai rapporti sessuali, nessuno lo ha mai costretto o violentato, nessuno l’ha mai minacciato. In effetti gli episodi contestati sono dieci, ma può essere che ce ne siano di più. E lui era libero di entrare e uscire da quella casa» spiega il loro avvocato, Massimiliano Bellini, avvocato della coppia di nisseni. L’interrogatorio di garanzia è durato poco più di un’ora e mezza. La vittima, un uomo di mezza età del posto, sarebbe stato oggetto di ricatto morale.
«Il sottofondo – dice il difensore della coppia – è quello economico, perché loro avevano preso questa casa in affitto, lui aveva ripromesso di fare dei lavori: il mio assistito aveva anticipato più di 15 mila euro di materiale per la coibentazione. Poi si era stabilito questo rapporto intimo».
L’avvocato ha chiesto la scarcerazione e in subordine gli arresti domiciliari, il gip Davide Paladino si è riservato la decisione. Secondo quanto ricostruito da carabinieri la coppia aveva preso in uno degli appartamenti di proprietà della vittima, una persona dal carattere mite e ingenuo. L’inizio di tutto risale al 2023. Inizialmente la coppia avrebbe intavolato rapporti amichevoli con la vittima ma poi sarebbe cominciato l’incubo. Durante una violenza, come testimoniano alcune immagini, l’uomo sarebbe anche svenuto. Gli abusi sarebbero avvenuti anche quando l’uomo implorava la coppia di smettere dicendo di avere problemi di salute. La minaccia era di diffondere le immagini degli abusi. E dall’abitazione i due nisseni non voleva più andar via, almeno secondo quanto ricostruito dagli inquirenti.
