Mazzarino, giovane in rianimazione dopo una lite. Lab: «Garantire spazi sicuri ai giovani»
di Redazione

Mazzarino ancora scossa per la rissa dei giorni scorsi, al culmine della quale, un ragazzo è rimasto a terra, in fin di vita, con una frattura al cranio. Il giovane è stato soccorso in ambulanza e poi trasferito in Rianimazione. Nel tafferuglio sarebbe stato colpito alla testa con un bastone. Stamane i consiglieri comunali di Mazzarino Lab, Damiano Arena, Gianluca Branciforti, Benedetta Collura e Maria Grazia Cuda, seriamente preoccupati dopo gli ultimi episodi di violenza e degrado, hanno presentato una mozione per avviare un percorso di rete sul tema del disagio giovanile.
«La tutela dei minori – affermano – del loro benessere e della loro educazione sono principi cardine di una comunità che vuol preservare i diritti e la cultura dei suoi componenti. Il rispetto verso l’altro, la cura e il decoro dei beni pubblici sono valori fondamentali della disciplina civile e la politica non può stare a guardare. Per questo oggi è stata protocollata una richiesta di mozione che ha per oggetto il benessere dei giovani. Il trauma collettivo, che sta logorando la capacità di adattamento soprattutto nelle famiglie più fragili, si esplicita nei ragazzi, vittime di un forte disagio e disorientamento. La paura, la frustrazione e sintomi psicologici come ansia, depressione, isolamento sociale sono ormai all’ordine del giorno e vanno affrontati. Da diverso tempo diversi attori Istituzionali, dal mondo cattolico, all’associazionismo laico presenti in città, hanno avvertito la necessità di denunciare un grave aumento incondizionato del disagio giovanile, soprattutto tra i minori».
«E allora – scrivono i consiglieri – è arrivato il momento di muoversi e avviare un percorso di rete per coinvolgere tutte le forze politiche e tutti i portatori di interesse della sfera giovanile in tavoli di lavoro dedicati al problema, per individuare politiche attive ed iniziative volte a tutelare i giovani, a supportare e ad affrontare le problematiche nel breve periodo, per assicurare una risposta pronta ad un disagio che si trascina da diversi anni. La città di Mazzarino deve affrontare un’emergenza ed è necessario avviare, prima possibile, un progetto di Comunità Educante, con l’obiettivo di fare rete tra i portatori di interesse della sfera giovanile, al fine di progettare un percorso di Umane Connessioni».
Il progetto deve prevedere la creazione di un tavolo unico di lavoro tra la Rete dei Comuni, le Forze dell’Ordine, le Istituzioni scolastiche, le associazioni operanti nel territorio va avviato un ciclo di seminari volti alla sensibilizzazione e alla riflessione sul problema; definire i luoghi di incontro più frequentati dai giovani nella città, sia diurni che serali e garantire in accordo con le Forze dell’Ordine la sicurezza negli spazi individuati; ricercare, con il supporto della futura Consulta Giovanile, metodi nuovi e interattivi per il coinvolgimento dei giovani; pianificare, attraverso il coinvolgimento delle scuole, giornate di confronto e dialogo in diversi momenti dell’anno e in prossimità nelle giornate più significative (25 Novembre, 25 Aprile, 23 Maggio, 2 Giugno etc.) per attivare un percorso di cittadinanza attiva, finalizzato alla “costruzione della comunità”; istituire obbligatoriamente la figura dello psicologo nelle scuole, con un percorso di sensibilizzazione anche per le famiglie sull’utilità della figura in questione; realizzare e istituzionalizzare una cabina di regia con la politica, i dirigenti scolastici, i rappresentanti delle famiglie, delle associazioni e delle forze dell’ordine.
