«Il Comune di Mazzarino sta precipitando verso un nuovo dissesto finanziario, una situazione grave che rappresenta il fallimento totale dell’attuale amministrazione comunale». Lo afferma, in un comunicato la forza di opposizione Mazzarino Lab, citando la recente nota dei Revisori dei Conti, risalente alla settimana scorsa.
«L’ipotesi di riequilibrio – scrive l’opposizione – propagandata dal sindaco come la soluzione risolutiva, si sta rivelando nei fatti un documento lacunoso, incongruente e redatto in modo inaccettabile. I Revisori hanno accertato “una discordanza di valori”; nei bilanci per il periodo 2020-2024: dati errati, previsioni su anni già chiusi e una mancanza totale di trasparenza. Questa non è solo negligenza amministrativa, ma potrebbe configurare violazioni delle norme contabili e amministrative».
«L’adozione della delibera – afferma Mazzarino Lab – relativa all’ipotesi di riequilibrio, già di per sé discutibile, è stata trasmessa ai revisori il 23 gennaio, con 44 giorni di ritardo. Tale condotta potrebbe configurare profili di violazione dell’articolo 97 della Costituzione, che regola i principi di buon andamento e imparzialità della Pubblica Amministrazione, nonché delle disposizioni in materia di correttezza amministrativa. Inoltre, la mancata comunicazione ai consiglieri comunali e alla stessa presidente del consiglio comunale su atti di questa rilevanza è un segnale gravissimo di opacità e di una gestione che sembra ignorare completamente le regole basilari della democrazia istituzionale».
«L’amministrazione – concludono i consiglieri di opposizione – che si era presentata come “la Giunta dei competenti”, sta dimostrando il contrario: confusione amministrativa, irresponsabilità gestionale e una lotta intestina che paralizza il Comune».
«Abbiamo richiesto alla presidente del consiglio comunale di prendere in considerazione la convocazione immediata di una seduta monotematica sulla situazione dei bilanci, con la presenza obbligatoria del sindaco, dei Revisori dei Conti e dei responsabili degli uffici finanziari. La cittadinanza ha il diritto di sapere la verità e di assistere a un confronto pubblico che metta in luce le reali responsabilità».

(Nella foto grande, da sinistra, Gianluca Branciforti, Maria Grazia Cuda, Damiano Arena, Benedetta Collura e Luigi Bognanni)