Neonato abbandonato poche ore dopo il parto a casa, la madre naturale adesso lo rivuole
di Redazione

La madre naturale, dopo averlo partorito in casa, lo affidò all’ex compagno che non sapeva della gravidanza. Ora la donna, quel bambino, lo rivuole. La famiglia che lo ha in affido da quasi cinque anni, ovviamente, si oppone. Così il destino di Vittorio Fortunato, così venne chiamato in ospedale, è adesso nelle mani dei magistrati. La madre naturale è sotto processo per abbandono di minore. Il 4 novembre del 2020 il padre naturale, deceduto improvvisamente un anno fa, ne simulò l’abbandono e ritrovamento in via Saragat a Ragusa, nel giorno stesso della nascita. In aula ha deposto chi accorse sul posto e chi quel bimbo lo accolse in ospedale. Quel giorno l’uomo finse di avere trovato il neonato davanti alla sua rivendita di carni in una borsa della spesa, avvolto in una federa e una copertina e chiamò un’amica chiedendole aiuto. La donna ha raccontato in aula di essere accorsa con sua figlia e di avere trovato l’uomo aggrappato al volante della sua auto, con quella borsa sul sedile accanto. Il neonato era ancora sporco di sangue e con il cordone ombelicale aperto, lo ha portato nella sua macchina accendendo il riscaldamento e ha chiamato la polizia. L’uomo le avrebbe detto a distanza di qualche mese che all’epoca non sapeva che la ex compagna fosse incinta né di essere lui il padre. Allertati i soccorsi il bimbo venne portato in ospedale. Il medico che lo accolse in ospedale ha raccontato che il piccolo respirava autonomamente, e che aveva un battito regolare ma era freddo e, nello screening immediato, la glicemia non era dosabile, troppo bassa, situazione che se non fronteggiata immediatamente avrebbe potuto comportare danni cerebrali irreversibili e anche alla morte. Il bimbo si era ripreso dopo una flebo e il trattamento in termoculla. Non presentava traumi né ematomi. Il Tribunale per i Minorenni di Catania ha disposto che il piccolo, che oggi ha quasi cinque anni, e che da quando aveva 20 giorni di vita è in affido in preadozione a una coppia siciliana, torni gradualmente con la madre naturale. La Corte di Cassazione ha riscontrato l’irregolarità procedurale commessa dai magistrati i quali, riconoscendo la adottabilità del neonato, avevano privato del diritto di ravvedimento i due genitori naturali che erano già noti. La famiglia adottiva del piccolo si è opposta alla decisione.
