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GIOVANI | L'intervento

Niscemi: atti vandalici, danni alle auto e inciviltà. Maugeri scrive ai dirigenti: «Necessario nuovo patto tra famiglia e scuola»


di Alberto Drago

Niscemi: atti vandalici, danni alle auto e inciviltà. Maugeri scrive ai dirigenti: «Necessario nuovo patto tra famiglia e scuola»
attualità
23 Mag 2021

“Molti genitori con le loro famiglie hanno fallito il progetto educativo nei confronti dei propri figli”. Alberto Maugeri, commercialista, scrive in una lettera indirizzata ai dirigenti scolastici della città, riferendosi ai numerosi atti di vandalismo che si verificano a tarda sera nel centro storico e che vengono compiuti da gruppi di adolescenti in sella a motorini e scooter a danno di citofoni di abitazioni, cassette del recapito postale collocate lateralmente ai portoni d’ingresso e di auto lasciate in sosta. Specchietti retrovisori esterni delle autovetture parcheggiate nelle strade rotti, i vetri frantumati a terra, carrozzerie rigate, portoni di case disabitate presi violentemente a calci, bottiglie di birra vuote, cartoni di pizze da asporto e fazzolettini abbandonati nelle strade e anche tracce di urine a terra e di cibo rimesso dallo stomaco. Scenari di degrado morale e sociale tipici dei ghetti e l’avvertimento di un diffuso e comune senso di impotenza che hanno indotto il commercialista Alberto Maugeri a chiedere fortemente un intervento delle scuole come agenzie educative preposte alla formazione ed all’educazione delle future generazioni.
“L’inciviltà e la grande maleducazione di gruppi giovanili della città, hanno preso negli ultimi anni una brutta piega”, scrive il commercialista Alberto Maugeri, il quale aggiunge: ”nonostante le denunce e gli esposti alle Autorità competenti da parte di singoli cittadini e dei residenti del nostro centro storico, abbiamo potuto notare che non ci sono stati interventi significativi, idonei a mitigare gli atteggiamenti dei nostri giovani rumorosi ed a scongiurare danni alle proprietà private.
Ci risulta, altresì, che non mancano diatribe tra genitori di scolari e di studenti ed alcuni insegnati e professori, ogni qualvolta si è cercato di affrontare tali problematiche.
Nessuno può essere responsabile nei confronti dei giovani come sono tenuti ad esserlo i genitori ed alla responsabilità educativa dei genitori nelle società evolute si accompagna quella irrinunciabile della scuola.
I compiti dei genitori riguardano la dimensione personale dei giovani, quelli della scuola la dimensione sociale e pubblica.
I fatti di cronaca dicono che qualcosa in questa divisione dei compiti non funziona.
Sicuramente si è slabbrato il collateralismo tra scuola e famiglia che rendeva proficuo il lavoro scolastico e la formazione dei giovani.
Ci è sembrato doveroso” conclude Maugeri, ”rivolgerci ai rappresentanti della scuola, come agenzia educativa affinché i dirigenti insieme agli insegnati possano progettare una serie di interventi volti ad affiancare e, nei casi più gravi a sostituirsi con l’ausilio di altre agenzie educative, a quei genitori e a quelle famiglie che non riescono più a gestire i comportamenti sociali dei propri figli”.


Alberto Drago
Giornalista pubblicista, niscemese doc, ha lavorato in varie redazioni locali e regionali, contribuendo negli anni Novanta alla nascita di Antenna Sud. Impegnato nel volontariato con l’associazione nazionale Carabinieri. Collabora con il quotidiano La Sicilia. Ha fondato e diretto il periodico “L’Appunto”.