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IL CASO | Rifiuti e indifferenza

Niscemi, bevai del Canale dimenticati. Simboli della civiltà contadina rischiano di finire sommersi dal degrado


di Alberto Drago

Niscemi, bevai del Canale dimenticati. Simboli della civiltà contadina rischiano di finire sommersi dal degrado
attualità
23 Set 2021

Gli antichi bevai esistenti nel territorio comunale costituiscono dei reperti storici simbolo dell’antica civiltà contadina ed agro-pastorale. Luoghi dove il tempo sembra essersi fermato, poiché fino agli anni ottanta, i contadini in sella ai muli, agli asini ed ai cavalli, si recavano per abbeverarli sia all’andata che al ritorno dal duro lavoro nei campi.
Ancora oggi, i bevai vengono utilizzati dai pastori per fare bere i loro greggi portati al pascolo e sono di notevole interesse storico ed agrituristico.
Ciò nonostante capita spesso che nell’area circostante gli antichi bevai del Canale, viene inquinata e degradata dalla formazione di discariche abusive di spazzatura di ogni genere scaricata ed abbandonata all’interno di sacchetti di plastica da persone prive di senso civico e di valori ambientali.

A segnalare la fioritura di discariche nella zona dell’antico bevaio del Canale è infatti Rosario Buccheri, cittadino attivo ed attento ai valori di rispetto della natura, il quale essendosi recato sul posto, ha pure notato che le antiche vasche dei bevai del Canale richiedono interventi di pulizia e manutenzione e la rimozione di tutte le pietre, le sporcizie e le fanghiglie che vi sono all’interno.
Accade che l’acqua che scorga dalla sorgente e che si deposita nelle vasche dei bevai del Canale è di colore verdastra e simile a quella di uno stagno, poiché è resa torbida dalla sporcizia che c’è all’interno. Motivi per i quali l’acqua è attualmente imbevibile per gli stessi animali.
Rosario Buccheri ha segnalato diversi mesi fa anche una megadiscarica di vecchie vasche di amianto in contrada Benefizio.
Oggi Rosario Buccheri effettuerà un’escursione naturalistica per dare un’occhiata agli altri antichi bevai del territorio che si trovano nelle contrade Marinnuzza, Apa e Cutugno.
Un antico bevaio quello del Cutugno che Rosario Buccheri all’inizio dell’anno, trovò completamente avvolto dalla vegetazione spontanea e dalle canne e quindi completamente inaccessibile per dissetare qualsiasi animale.


Alberto Drago
Giornalista pubblicista, niscemese doc, ha lavorato in varie redazioni locali e regionali, contribuendo negli anni Novanta alla nascita di Antenna Sud. Impegnato nel volontariato con l’associazione nazionale Carabinieri. Collabora con il quotidiano La Sicilia. Ha fondato e diretto il periodico “L’Appunto”.