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CALTAQUA | La protesta

Niscemi: bolletta troppo «salata», contribuente chiede il ricalcolo e si rivolge all’associazione Consumatori


di Alberto Drago

Niscemi: bolletta troppo «salata», contribuente chiede il ricalcolo e si rivolge all’associazione Consumatori
23 Ago 2020

Sono tante le famiglie della città che continuano a ricevere dal postino bollette dell’acqua contenenti conguagli salati. Bollette idriche emesse da Caltaqua, riferite a consumi relativi al secondo trimestre 2020. E il caso della bolletta di pagamento recapitata a Luciano Spinello è emblematico, poiché avendo ricevuto una fattura contenente un consumo presunto nel secondo trimestre 2020 di 79 metri cubi, si è visto calcolato un importo da pagare di 334 Euro con un costo medio dell’acqua al metro cubo calcolato a 4 Euro e 24 centesimi. Ma i conti degli importi calcolati nella bolletta secondo il dottor Spinello, commercialista in quiescenza, non tornano per cui ha indirizzato una lettera a Caltaqua, al sindaco, al presidente del Consiglio comunale, ai carabinieri ed all’associazione consumatori, con la quale chiede un ricalcolo della fattura relativa al secondo trimestre 2020.
L’utente, puntualizza che nei quattro trimestri del 2019 e nel primo trimestre del 2020, Caltaqua avrebbe calcolato senza alcuna lettura un consumo di 100 metri cubi d’acqua, nonché di altri 72 metri cubi nella lettura successiva di giugno.

«La differenza – scrive – da fatturare di 72 metri cubi, deve essere suddivisa nei sei trimestri in ragione di 12 metri cubi a trimestre e non in un solo trimestre, ovvero nel secondo del 2020. Pertanto i 79 metri cubi fatturati da Caltaqua nel secondo trimestre del 2020 non attestano un consumo reale, poiché sottoposti alle tariffe più alte e quindi più onerose e con punte di 6 Euro e 45 centesimi il metro cubo».
Motivi per i quali il Spinello, ravviserebbe aspetti illegittimi e onerosi a danno proprio e di tutta la collettività niscemese e per i quali chiede a Caltaqua l’annullamento della fattura e l’emissione di una nuova correttamente calcolata.
«La lettura del contatore – conclude – e la fatturazione trimestrale dovrebbero essere effettuate da Caltaqua nell’assoluto rispetto dei termini e delle modalità stabiliti nel contratto di fornitura, per cui sarebbe anche opportuno che gli organi competenti controllassero se l’applicazione delle tariffe venga effettuata correttamente o meno a tutela dei diritti dei niscemesi».


Alberto Drago
Giornalista pubblicista, niscemese doc, ha lavorato in varie redazioni locali e regionali, contribuendo negli anni Novanta alla nascita di Antenna Sud. Impegnato nel volontariato con l’associazione nazionale Carabinieri. Collabora con il quotidiano La Sicilia. Ha fondato e diretto il periodico “L’Appunto”.