Si è svolto nel campetto di calcio a 5 della parrocchia “Sacro cuore di Gesù” guidata dal parroco don Giuseppe Cafà, il 1° Memorial di calcio a 5 e Tennis da tavolo dedicato al compianto don Giuseppe Giugno, venuto a mancare a febbraio. Un parroco don Giuseppe Giugno, che ha lasciato un grande vuoto nel tessuto sociale, culturale ed ecclesiastico della città e che con le sue innumerevoli e vulcaniche iniziative fu educatore di intere generazioni di giovani che avvicinò allo scoutismo, all’azione cattolica, al teatro ed allo sport.
Ed è proprio per questo che al Memorial don Giuseppe Giugno, organizzato da Roberto La Rosa e Simone Bonincontro, hanno partecipato gli ex giovani delle squadre di calcio dove negli anni 70 militavano circa 200 ragazzi che don Giuseppe Giugno avvicinò allo sport e fra i quali i medici Salvatore Di Vincenzo, Salvatore Giudice e tanti altri.
Un Torneo di calcio a 5 che i veterani che al tempo militavano nel Csi con le squadre giovanili parrocchiali, hanno disputato in forma amatoriale ed all’insegna dell’incontro, dell’amicizia e del ricordo di don Giugno, il quale fu anche fondatore della Polisportiva Vigor.

A conclusione del Torneo di calcio a 5 è stata consegnata una targa a Salvatore Di Vincenzo come rappresentante di quella generazione di giovani che negli anni 70 militavano nelle squadre seguite da don Giugno.
Sono intervenuti Maurizio Vicari, il quale ha ricordato don Giuseppe Giugno delineandone la figura e l’assessore Pino Stefanini.
E’ stato proiettato un video realizzato da Maria Grazia Spinello riguardante le attività promosse da don Giuseppe Giugno.
Sono intervenuti pure Elvira Giugno e Giuseppe Maida, nipoti di don Giuseppe, i quali dopo avere ricevuto una targa, hanno ringraziato in rappresentanza della famiglia gli organizzatori e tutti i partecipanti al Memorial.
A vincere il Torno di ping-pong è stato Sergio Buttafuoco dopo una scintillante finale con il fratello Alessio.
Roberto La Rosa ha letto una toccante lettera dedicata a don Giuseppe Giugno con la quale lo ha ringraziato per avere fatto assumere ai giovani il Vangelo come principale regola di vita ed i suoi ideali a sostegno degli ultimi.