Un uomo di 39 anni, Salvatore Valenti, nato e residente a Niscemi, è stato arrestato dalla Polizia di Stato con l’accusa di tentato omicidio aggravato, porto ingiustificato di oggetti atti a offendere e minacce aggravate, commessi nella serata del 21 dicembre scorso a danno di un conoscente. Un diverbio iniziato a largo Spasimo, all’ingresso del paese. Un Faccia a faccia tra due coetanei, entrambi con qualche precedente alle spalle. La discussione poi continua in una stradina limitrofa e si fa sempre più animata. A un tratto, secondo la ricostruzione degli investigatori, Valenti, estrae un coltello e ferisce l’avversario alla gola.

Un gesto solo minaccioso, almeno nelle intenzioni, secondo quanto riferito dall’indagato. In realtà il taglio ci fu e anche pericoloso: qualche millimetro in su e avrebbe reciso la giugulare, con conseguenze irreparabili.

Le indagini avviate quella stessa sera dal personale del commissariato di Niscemi, coordinate dalla Procura di Gela, hanno consentito di individuare il presunto autore e rinvenire, nei luoghi teatro dell’evento, l’arma utilizzata, un coltello lungo 16 centimetri, di cui l’aggressore si era disfatto poco dopo.

Poco o nulla emerge sul movente, forse qualche maldicenza, vecchi rancori. Troppo poco per giustificare un gesto per il quale poteva scapparci il morto.

Il quadro indiziario, emerso dalla ricostruzione delle varie fasi dell’accaduto, ha indotto la Procura a richiedere al Gip la misura cautelare. Ordinanza che è stata eseguita dagli agenti il 10 gennaio scorso.

Valenti, difeso dall’avvocato Giuseppe D’Alessandro, ha già proposto ricorso al Tribunale del Riesame di Caltanissetta.