Niscemi, comitato No Muos chiede una seduta aperta e pubblica del consiglio comunale
di Alberto Drago

I venti di guerra in Medio Oriente e Ucraina spirano sempre più impetuosi e la popolazione di Niscemi e dell’hinterland, è sempre più preoccupata per la presenza della vicina Base militare americana di Ulmo dove sono in funzione le contestatissime antenne del sistema di comunicazioni satellitari Muos e le 46 antenne Nrtf per le comunicazioni radionavali terrestri.
Per questo il Comitato No Muos ha chiesto con una lettera la convocazione straordinaria ed urgente del Consiglio Comunale di Niscemi aperta nella pubblica piazza alla partecipazione dei cittadini.
Nella nota indirizzata al presidente del Consiglio comunale, il Comitato No Muos scrive: “i cittadini devono sapere quali rischi corrono e cosa si sta facendo per proteggerli.”
Una seduta consiliare in pratica con la possibilità di intervento da parte della cittadinanza.
“La richiesta”, aggiungono i No Muos, “nasce dalla crescente preoccupazione per l’intensificarsi dello scenario bellico internazionale, aggravato dalla partecipazione attiva, seppur non ufficialmente dichiarata, dell’Italia ai conflitti in Medio Oriente.
In questo contesto, la base Muos e la stazione Nrtf di Niscemi, ad uso esclusivo delle forze armate statunitensi e sottratte al controllo del governo italiano, svolgono un ruolo cruciale nel coordinamento delle operazioni militari Usa ed israeliane”.
Secondo il Comitato No Muos, “la città di Niscemi rischia concretamente di diventare un obiettivo militare diretto da parte di attori ostili agli Stati Uniti e ai loro alleati”.
Motivi per i quali i No Muos, chiedono all’amministrazione comunale di riferire pubblicamente: quali valutazioni sono state fatte in merito ai rischi attuali; quali misure precauzionali e di pronto intervento sono state adottate o programmate per la tutela della popolazione.
In un momento di grande incertezza e tensione internazionale, il Comitato No Muos ritiene fondamentale che le istituzioni locali assumano una posizione trasparente e coinvolgano attivamente la cittadinanza nelle scelte che riguardano la sicurezza collettiva.
