Si ferma la scuola. «La situazione degli screening e il numero considerevole di bambini e personale contagiato è preoccupante. E a raggio si espande. È opportuno chiudere le scuole. Si procederà con la didattica a distanza negli istituti di ogni ordine e grado». Lo ha detto questa sera il sindaco, Massimiliano Conti, in diretta social, annunciando di aver appena emanato tre ordinanze urgenti. La prima ferma la didattica in presenza in tutte le scuole fino al prossimo 21 novembre. «Una decisone forte – dice – e sofferta. Quando venni eletto mai avrei pensato di dover assumere scelte così difficili. Lo faccio per tutelare la salute dei concittadini».

Una sorta di lock down soft quello imposto dal sindaco al termine di una giornata lunga e in stretto contatto con l’autorità di Governo, ovvero il prefetto, e quella sanitaria, l’Asp.

La seconda ordinanza impone il divieto di stazionamento e fermata in alcune vie pubbliche, ritrovo di giovani o comunque potenziale luogo di assembramenti.

«Nei giorni scorsi – dice Conti – avevo lanciato un appello alle famiglie per far si che i nostri giovani non si riunissero in capannelli o assembramenti. Un invito purtroppo rivelatosi vano. Stasera quindi sono stato costretto a firmare, su invito di prefettura e ministero, un’ordinanza che vieta lo stazionamento in alcune zone: parcheggio Cimitero, piazza Monsignor Federico, campetto Sacro Cuore, area scuola Don Bosco, piazza Chaira Luce Badano, parco Martiri delle Foibe, piazzetta Libertà, piazza Mascione, largo Sante Corci, viale Angelo D’Arrigo, via Costituzione e Resistenza. Dalle 19 alle 22 non ci si potrà più fermare».

«Ho sospeso – dice infine, riferendosi alla terza ordinanza – il mercato settimanale, che questo giovedì si ferma, sperando che una pausa possa giovare al calo della curva locale. Ho difeso la scelta di mantenere il mercato aperto fino alla fine. Non farlo ora ci aiuterà a uscire prima dalla crisi».

In attesa del bollettino serale, atteso per questa sera intorno alle 23.30, il sindaco ha anticipato che nelle ultime 24 ore sono stati verificati una decina di nuovi casi. A ieri il numero dei positivi era di 161.

«Non più singoli focolai – conclude il sindaco – ma diffusione larga scala. Per questo servono scelte dure e sofferte».