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Niscemi, dialogo sull’intelligenza artificiale


di Alberto Drago

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20 Ott 2023

Ha offerto interessanti spunti di approfondimento e di consapevolezza del sapere l’incontro sul tema “La grande incognita dell’intelligenza artificiale e il futuro della scuola” che si è svolto nella sala della biblioteca comunale “Mario Gori”, presentato dalla professoressa Lorena Mangiapane, organizzato con il patrocinio del Comune di Niscemi e Unitre, Università delle tre età, presieduta dall’insegnante Maria Grazia D’Agostino.

Dopo i saluti del sindaco Massimiliano Conti, del presidente del Consiglio comunale Angelo Chessari, dell’assessore alla pubblica istruzione Pino Stefanini e della presidente dell’Unitre Maria Grazia D’Agostino, ha relazionato ampiamente sul tema della conferenza, la professoressa Agata Gueli, dirigente scolastica in comando presso la Direzione generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica ed il digitale del Ministero dell’istruzione e del merito.

Un tema quello dell’intelligenza artificiale di grande attualità, poiché intesa come abilità di una macchina di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività ed a maggior ragione nel mondo del lavoro, degli impianti produttivi industriali ed aziendali e della scuola, per facilitare l’apprendimento degli alunni.
La professoressa Agata Gueli ha puntualizzato che ci sono tante applicazioni che utilizzano l’intelligenza artificiale e che sono a portata di mano e scaricabili da internet con l’uso di smartphone, pc, tablet e che consentono di trovare tesi di laurea, relazioni e compiti da fare ed argomenti di tutte le materie.

Un vantaggio i sistemi d’intelligenza artificiale che migliorano anche la qualità del lavoro in molti settori, quali la medicina, la ricerca scientifica, l’agricoltura e la produzione industriale, ma “senza mai perdere di vista la nostra intelligenza umana ed arrivare al punto di farci governare dall’intelligenza artificiale”, ha precisato la professoressa Agata Gueli,”poiché si possono pure scaricare decine e decine di App, ma se non si ha un’adeguata preparazione nel saperli gestire con la propria intelligenza e personalità, il rischio che si corre è quello di lasciarsi sopraffare dall’intelligenza artificiale”.


Alberto Drago
Giornalista pubblicista, niscemese doc, ha lavorato in varie redazioni locali e regionali, contribuendo negli anni Novanta alla nascita di Antenna Sud. Impegnato nel volontariato con l’associazione nazionale Carabinieri. Collabora con il quotidiano La Sicilia. Ha fondato e diretto il periodico “L’Appunto”.