logo TODAY 24 Gela

Niscemi, la crisi del commercio ambulante


di Alberto Drago

Niscemi, la crisi del commercio ambulante
24 Set 2021

Sono oltre 16 mila gli ambulanti che hanno cessato le attività in Italia dal 2016 al 2020, di cui 6 mila soltanto dal 2019 al 2020, ovvero in piena crisi economica che ha causato la pandemia. Gli ambulanti sono stati soggetti a lunghi periodi di sospensione dei mercati settimanali ed hanno avuto erogati esigui ristori dai Governi Conte e Draghi.
Dei 20.196 ambulanti della Regione Sicilia esistenti nel 2017, ne sono rimasti 18.774. Una moria di attività che si tramandano nel settore da padre in figlio che è necessario fermare e per le quali l’Associazione nazionale ambulanti (Ana) dell’Ugl continua a battersi in ambito nazionale con l’organizzazione di assemblee in tutte le Regioni, una delle quali si è svolta proprio martedì sera in città nell’auditorium del Centro socio culturale “Totò Liardo”.
Un incontro indetto dall’Ana Ugl Sicilia che hanno presieduto il presidente nazionale Ivano Zonetti, il vicepresidente nazionale Vittorio Pasqua,il segretario nazionale Marrigo Rosato, il presidente regionale Giuseppe Coco, il segretario regionale Rino Soviero ed il presidente provinciale di Caltanissetta Carmelo Zarba.
Presenti all’assemblea organizzata dall’Ana Ugl Sicilia anche i deputati regionali del M5s Nuccio di Paola e Francesco Cappello, il sindaco Massimiliano Conti e l’assessore Angelo Chessari.
“Un settore fortemente in crisi ed in sofferenza quello degli ambulanti”, ha detto il segretario nazionale dell’Ana Ugl Marrigo Rosato.
“Il governo è stato completamente assente, non ha assunto alcuna iniziativa adeguata per cercare di salvare le attività ambulanti, per cui è indispensabile mantenerle in vita, considerato che i dati relativi alle chiusure delle attività sono allarmanti”.

Nei vari interventi è stato puntualizzato che fino a qualche anno fa le attività ambulanti sviluppavano il 2% del Pil nazionale per oltre 30 miliardi, che il settore è importante per il sostegno di altre filiere produttive, che i consumatori per la sospensione dei mercati settimanali, sono stati indotti a rivolgersi ad altri canali di approvvigionamento come i centri commerciali, le medie e grandi strutture di vendita ed anche al commercio on-line.
Ragioni per le quali l’Ana Ugl chiede l’istituzione di un fondo di solidarietà nazionale anche per la Sicilia, il riconoscimento del lavoro degli ambulanti come usurante e l’adozione di una tassa unica che accorpi l’Irpef e l’Iva, in modo che gli ambulanti possano pagare tutti e di meno.
Il sindaco Massimiliano Conti ha detto nel suo intervento che le decisioni prese per le chiusure del mercato sono state sofferte e di essere molto vicino alla categoria, mentre i deputati regionale del M5s Nuccio di Paola e Francesco Cappello si sono impegnati per proporre un emendamento nella finanziaria della regione siciliana per l’istituzione del fondo di solidarietà in modo che possa essere condiviso da tutte le forze politiche a sostegno degli ambulanti che hanno avuto pochissimi ristori e tantissimi danni.


Alberto Drago
Giornalista pubblicista, niscemese doc, ha lavorato in varie redazioni locali e regionali, contribuendo negli anni Novanta alla nascita di Antenna Sud. Impegnato nel volontariato con l’associazione nazionale Carabinieri. Collabora con il quotidiano La Sicilia. Ha fondato e diretto il periodico “L’Appunto”.