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SCRITTORE | Terribili anni '80 e '90

Niscemi: la guerra tra clan e gli omicidi raccontati nel libro di D’Alessandro


di Salvatore Federico

Niscemi: la guerra tra clan e gli omicidi raccontati nel libro di D’Alessandro
attualità
21 Mar 2023

I terribili anni di piombo (‘80-’90 del secolo scorso) narrati con dovizia di particolari nel terzo volume «Niscemi tra cronaca e storia», fresco di stampa, dell’avvocato-scrittore Giuseppe D’Alessandro. Uno dei periodi più neri della vita recente del grosso centro nisseno raccontato e spiegato dall’autore. Il libro, che fa parte di un lavoro di ricerca e di elaborazione storica che si concluderà con il quarto volume di prossima pubblicazione, è stato presentato presso la sala conferenze del Museo Civico, nel corso di un affollatissimo pomeriggio culturale promosso, con il patrocinio del Comune, dal Lions e dalla direzione del Museo.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Massimiliano Conti, di Angelo Chessari, presidente del Consiglio Comunale, dell’assessore Marianna Avila, del presidente del Lions Paolo Cacciato e del direttore del Museo Franco Mongelli, ha introdotto i lavori il professor Gaetano Vicari, illustrando l’ultima fatica letteraria di Giuseppe D’Alessandro, intrapresa con l’eleganza del fine letterato e con la perizia dello storico attento e puntiglioso.

Nel suo intervento, l’autore ha ripercorso “gli episodi più importanti che hanno caratterizzato la storia di Niscemi nel periodo più cupo che si ricordi, segnato dalla feroce guerra di mafia fra bande rivali (Stidda e Cosa Nostra, ndr) e spesso anche all’interno delle stesse compagini criminali”. Un periodo, quello compreso tra 1983 e il 1999, in cui la piazza e le strade del paese furono teatro della mattanza con tanti morti ammazzati e feriti, alcuni innocenti, come le due piccole vittime di via Turati, due bambini di 8 e 10 anni, uccisi dal piombo di due bande che si combattevano a fucilate da due macchine in corsa.

Vasto il panorama di morte delineato da D’Alessandro: dall’omicidio di Salvatore Arcerito a quelli dell’imprenditore Francesco Pepi, di Gioacchino Russo e del cognato Franco Puzzo, di Giuseppe Spatola, di Vittorio Scifo, il famoso Mago di Tobruk, e di tanti altri, il cui elenco è troppo lungo per essere citato tutto. D’Alessandro si è soffermato anche sulla rapida ascesa criminale di Pepè Vacirca e sulla sua tragica fine.

Il libro si conclude con una nota sull’«epopea politica» di Totò Liardo (il sindaco della Primavera Niscemese) e sullo scioglimento del consiglio comunale. Ma senza aver trascurato la disastrosa frana del 1997, la vicenda del Muos, la clamorosa truffa della “Banca Carrubba” e un inedito episodio di estorsione ai danni dei Carabinieri.

A completare il quadro tracciato dall’autore, sono intervenuti con proprie considerazioni e differenti punti di vista i giornalisti Giuseppe Vaccaro e Salvatore Federico, il Gip Lirio Conti e il luogotenente Domenico Resciniti, già comandante della Stazione Carabinieri di Niscemi. Ha moderato in maniera impeccabile i lavori Maria Cristina Disca, che ha letto anche un brioso capitoletto conclusivo dal titolo «Scusi, Niscemi in che provincia è?».


Salvatore Federico
Giornalista pubblicista, ex insegnante di scuola primaria, ha collaborato con diverse testate tv, anche nazionali (Rai Due). Da Niscemi scrive per il Giornale di Sicilia di Palermo, testata con la quale collabora dagli anni Ottanta.