Ci sarebbe la mano – e la «firma» – di una ragazza di 19 anni dietro all’incendio che il 6 agosto, in contrada Pirillo, scorso distrusse una Ford «Fiesta», annerendo anche il prospetto di uno stabile. La giovane donna (C.F. le iniziali) da ieri è agli arresti domiciliari con l’accusa di incendio e danneggiamento. È stata bloccata dagli agenti del commissariato di Niscemi in forza di un’ordinanza cautelare emessa dal Gip di Gela su richiesta della Procura. Gli agenti sono adesso alla ricerca del complice. La notte del 6 agosto la ragazza, in compagnia di un altro giovane, allo stato non ancora identificato, entrambi con i volti travistati, raggiunse l’obiettivo da una strada adiacente. Il ragazzo versò del liquido infiammabile sul parabrezza della «Fiesta» mentre la diciannovenne, quasi a voler porre la firma all’atto intimidatorio, appiccò il fuoco mediante un innesco rudimentale.

Subito dopo i due si diedero alla fuga.

Gli agenti non hanno però mai mollato la pista. Grazie alle immagini riprese da una telecamera presente in zona, iniziarono a stringere il cerchio, scremando i primi nomi da una lista di sospetti. La sequenza di immagini riprendeva una donna, molto giovane, in abiti sportivi. Poco dopo bussarono alla porta della diciannovenne, al fine di eseguire una perquisizione. L’accertamento investigativo portò al sequestrato di alcuni abiti, quelli verosimilmente utilizzati dalla ragazza la notte in cui venne compiuto l’attentato incendiario. In particolare un capo di abbigliamento contraddistinto dal logo di una nota marca sportiva, ben visibile nelle immagini analizzate dai poliziotti.

Nel corso delle indagini sarebbe emerso anche il movente. Perché la ragazza avrebbe appiccato il fuoco all’auto di un familiare, ovvero un nonno, con tanta acredine e determinazione? La risposta è negli atti dell’indagine ma gli investigatori su questo aspetto mantengono una certa riservatezza.

La giovane donna, espletati gli adempimenti di rito negli uffici del commissariato di Niscemi, è stata riaccompagnata a casa, dove dovrà trattenersi agli arresti domiciliari fino a nuova disposizione dell’autorità giudiziaria.

Indagini sono in corso per l’identificazione e la cattura del complice.