Tre amici uniti nella vita come nel crudele e comune destino nel loro ultimo viaggio verso il cielo. Tre famiglie distrutte e segnate da un immane e insopportabile dolore e senza più lacrime da versare.

Tre bare di color miele simbolo di soavità e amabilità con i corpi senza vita di tre giovani e un’intera città sotto choc, scossa e affranta che ieri pomeriggio si è fermata per il lutto cittadino disposto dal sindaco, Massimiliano Conti, in concomitanza con i funerali di Gaetano Parisi, 20 anni, Rosario Quinci 18 anni e Alessandro Cirrone 16 anni, celebrati in chiesa Madre.
I tre giovani che nella notte di Natale, hanno perso tragicamente la vita in un terribile incidente stradale autonomo nella Sp 11 Niscemi-Priolo, a circa 2 chilometri dall’abitato.
Un altro giovane invece, Antonio Camagna, di 17 anni è rimasto gravemente ferito ed è ricoverato nell’Unità di rianimazione del Sant’Elia di Caltanissetta in coma farmacologico.
I quattro erano diretti a bordo di una Citroen C3 guidata da Gaetano Parisi a fare colazione nel bar di un rifornimento carburanti poco distante dal luogo dell’incidente, quando l’autovettura, forse per l’asfalto reso viscido dall’eccessiva umidità è sbandata e si è schiantata frontalmente contro il pilastro di una recinzione.
Per il violento impatto, il veicolo è andato in testa coda nel senso di marcia opposto della strada e purtroppo all’arrivo dei soccorsi per Gaetano Parisi, Rosario Quinci ed Alessandro Cirrone non c’è stato più nulla da fare.
L’ingresso in piazza ed in chiesa Madre per la celebrazione dei funerali dei tre giovani è stato contingentato in applicazione delle misure di contenimento anticovid da polizia, carabinieri e dai volontari delle associazioni nazionali carabinieri, polizia di Stato, Misericordia e Rangers.

Il rito funebre è stato presieduto dal vescovo Rosario Gisana e concelebrato dai parroci don Filippo Puzzo, don Giuseppe Cafà, con la partecipazione del clero locale e della diocesi Armerina.
Tre cuscini bianchi sopra i tre feretri posti davanti l’altare centrale della chiesa Madre in due dei quali anche le maglie della squadra di calcio che indossavano Gaetano e Alessandro, tanti fiori bianchi collocati negli altari laterali, come il Paradiso.
Saracinesche dei negozi abbassati ed una città che sconvolta si è ripiegata silenziosa su se stessa.
Ma grande la tristezza e tanta la commozione in chiesa e le lacrime strozzate in silenzio da nodi alla gola nel giorno del grande dolore e del triste Addio a Gaetano, Rosario ed Alessandro.
Presenti anche i docenti dell’Agrario dell’Istituto superiore da Vinci, tutti gli occhi bagnati dalle lacrime per la grave perdita di due loro alunni e dell’altro giovane.
Il vescovo durante l’omelia ha avuto parole di conforto verso i genitori e i familiari dei tre giovani.
“E’ una tragedia che ci ha lasciati angosciati”, ha detto monsignor Gisana,”ma siamo vicini ai genitori e preghiamo il Signore, unica consolazione e vita eterna. La consolazione nella fede non è utopia, perché allevia il dolore durante la nostra esistenza. Non è facile accettare la perdita di Gaetano, Rosario ed Alessandro, perché la loro crescita ha subito un brusco arresto unitamente ai loro sogni. Ma la vita trionfa sempre sulla morte perché noi crediamo nella resurrezione”.
Presenti alla celebrazione dei funerali il sindaco Conti e il presidente del Consiglio comunale Fabio Bennici, il sindaco di Gela Lucio Greco e il vicesindaco di Butera, tutti con le fasce istituzionali, nonché assessori e consiglieri comunali di Niscemi.
A conclusione delle esequie, il primo cittadino ha espresso la vicinanza al dolore delle famiglie anche da parte del presidente della regione Nello Musumeci e della Giunta Regionale, del prefetto, del questore e di tanti colleghi sindaci ed amministratori dei Comuni dell’hinterland.

“Non è semplice trovare le parole per porgere l’estremo saluto e le giuste parole di conforto.
Dico solo che Gaetano, Rosario ed Alessandro non sono andati via del tutto, perché ci hanno lasciato nel ricordo e nel cuore una parte della loro vita terrena.
Condoglianze a nome di tutta la comunità” ha concluso il primo cittadino rivolgendosi ai familiari dei tre giovani,” vi staremo vicini”.
Straziante il dolore del distacco ed il momento dell’addio dei tre feretri che all’uscita della chiesa fra due ali di folla sono stati salutati con scroscianti e commossi applausi e col volo di palloncini bianchi al cielo.
Tutti con gli occhi lucidi ed in lacrime i compagni di squadra della scuola calcio Santa Maria e gli amici che all’uscita dei feretri li hanno salutati con degli striscioni contenenti le foto dei tre giovani e le scritte “Non ci sono addii per noi, ovunque voi siate resterete sempre nel nostro cuore”.