Niscemi, l’attività motoria come opportunità. Evento con la partecipazione della campionessa Alice Mangione
di Alberto Drago

Ha offerto notevoli spunti di riflessione e confronto l’incontro organizzato in occasione della giornata internazionale delle persone con disabilità, svoltosi nell’auditorium del Centro socio culturale “Totò Liardo”. Tema: “Attività motoria come opportunità”. L’evento, organizzato la dottoressa Valentina Morgano (psicopedagogista) ha visto la partecipazione della velocista azzurra Alice Mangione. Dopo i saluti del sindaco Massimiliano Conti, del presidente del Consiglio comunale Fabio Bennici e del dottor Alfonso Cirrone Cipolla, direttore sanitario dell’Ospedale di Niscemi, la dottoressa Valentina Morgano, relazionando sul tema dell’incontro, ha puntualizzato come la dimensione motoria, unità a quella emotiva, rappresentino nei soggetti diversamente abili il primo step per la creazione di un clima psicologicamente favorevole ed orientato alla pedagogia stimolante e del successo.

Inoltre, ha evidenziato come l’azione educativa dell’alunno disabile vada attuata con il coinvolgimento di tutte le persone ed attraverso la valorizzazione delle sfere emotive, socio relazionali e motorie.
Il dott. Giacomo Perticone, (vicepresidente del Comitato italiano scienze motorie (Cism), ha parlato come relatore dell’importanza dei movimenti corporei, poiché migliorano le capacità ed abilità fisiche e come tali sono fondamentali per la vita mentale e del benessere bio-psicosociale della persona.
E’quindi emerso come l’attività motoria favorisca i sentimenti di successo e di valorozzazione personale nei soggetti diversamente abili.
In collegamento on line dalla capitale è pure intervenuta l’atleta Alice Mangione di Niscemi, velocista della nazionale italiana, la quale ha esortato i giovani a praticare lo sport come disciplina che educa il corpo e la mente e che è sempre da preferire rispetto ad altre attività non adatte e pericolose.
Ha suscitato particolare emozione a conclusione dell’incontro una poesia che ha recitato un bambino cieco della scuola dell’infanzia del plesso Bufalino.
Presenti all’incontro anche gli alunni della scuola media Manzoni, i quali hanno raffigurato la disabilità di colore azzurro come il cielo, tutto uguale.
