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Niscemi, ultimo saluto a Giuseppe Alex La bara bianca tra la folla commossa. «Una comunità colpita nel profondo»


di Alberto Drago

Niscemi, ultimo saluto a Giuseppe Alex La bara bianca tra la folla commossa.
cronaca
30 Lug 2024

Una bara bianca portata a spalla tra la folla commossa. Dolore e forti emozioni, ieri in chiesa Madre, per la celebrazione dei funerali di Giuseppe Alex Di Pasquale, il giovane di 28 anni morto nell’Unità di rianimazione dell’Ospedale “Vittorio Emanuele” di Gela dove, appena sottoposto ad un intervento chirurgico, era stato trasferito per l’improvviso aggravamento delle sue condizioni cliniche. Il sindaco Massimiliano Conti, interpretando il sentimento di angoscia e vicinanza della collettività niscemese alla famiglia colpita dalla drammatica perdita, ha proclamato ieri il lutto cittadino, sottolineando che “nessuna parola può essere di conforto e colmare il dolore dei familiari, parenti, amici e lo sgomento di tutti i cittadini che ancora una volta devono piangere una giovane vita”.
Affollata di persone la chiesa Madre che hanno voluto dare l’ultimo saluto al giovane, attendendo in silenzio l’arrivo del feretro bianco, condotto a spalla dai portatori vistiti di bianco e con adagiato sopra un cuscino di ortensie bianche.
Ad accompagnare Alex nel suo ultimo viaggio verso il cielo e davanti il feretro bianco i suoi amici con un cartellone contenente la sua foto e la scritta “Non esiste separazione finché esiste il ricordo – ci mancherai Alex” e tutti in T- Shirt bianche e con un cuore nel petto con all’interno sempre l’immagine di Alex e la scritta “Rimarrai per sempre nei nostri cuori”.
Segnati da un grande dolore nel volto e senza più lacrime da versare i genitori ed i familiari più cari di Giuseppe Alex, che il 16 luglio scorso alla guida della sua Citroen Saxo, stava rientrando in città, quando l’auto è improvvisamente sbandata in una curva e si è schiantata contro un muro.

Il terribile impatto ha causato al giovane la frattura ad un braccio ed una grave lesione interna emorragica che sarebbe stata accertata solo dopo che lo stesso è andato in arresto cardiocircolatorio.
er la morte del giovane, avvenuta tre giorni dopo il grave incidente autonomo, su denuncia dei genitori, sono indagati a vario titolo dalla Procura di Gela nove medici dell’ospedale Vittorio Emanuele.
L’esito dell’autopsia eseguita sul corpo del giovane e le indagini, chiariranno se Giuseppe Alex Di Pasquale poteva essere salvato o meno dai medici nei tre giorni in ci è stato ricovero in ospedale.
Presenti in chiesa una rappresentanza del Corpo della polizia penitenziaria della Casa circondariale di Caltagirone, dove Francesco Di Pasquale, padre di Giuseppe Alex presta servizio come assistente capo coordinatore, il sindaco Massimiliano Conti, il presidente del Consiglio comunale Angelo Chessari con le fasce istituzionali, assessori e consiglieri comunali.

Il rito funebre è stato celebrato con la bara bianca posta davanti l’altare centrale e con attorno un giardino di fiori, simili a quelli del Paradiso.
“E’ difficile anche per me trovare le parole di fronte a tanto dolore” ha detto durante l’omelia il parroco don Massimo Ingegnoso che ha officiato le esequie affiancato dal diacono Salvatore Gueli,”, ci poniamo tante domande sul perché è accaduto tutto questo, ma non troviamo risposte. Ma questa difficoltà si apre nella certezza che Gesù è morto ed è risorto e che anche il nostro fratello Alex un giorno risorgerà. Pensiamo quindi ad Alex che si trova ora in luogo di riposo e tra le braccia di Dio. Affidiamo quindi la famiglia di Alex a Maria madre Addolorata, poiché per prima avendo vissuto questo grande dolore possa dare una grande consolazione materna a questa famiglia ed affinché in lei possa trovare rifugio e conforto”.
Commosso anche il sindaco Massimiliano Conti che a conclusione delle esequie, porgendo le condoglianze ai familiari a nome della città ha detto: “quando accadono queste tragedie il lutto non è soltanto dei familiari, degli amici e di coloro che conoscevano Alex, ma di tutta la comunità.
Ci dobbiamo interrogare sul perché è accaduto tutto questo e dare una risposta è molto complicato.
Ma lasciatemi dire che la migliore risposta che noi dobbiamo ricercare è nella giustizia, capire per quello che è accaduto se Alex poteva essere salvato o meno.
E ciò per evitare altre tragedie con l’individuazione degli eventuali errori ed omissioni.
Dico questo con tanta serenità d’animo ed al tempo stesso tanta tristezza perché fatti del genere addolorano e rendono preoccupati tutti i cittadini, per cui non possiamo assolutamente vanificare la perdita della vita di Alex.
Buon viaggio in cielo Alex” ha concluso il primo cittadino con la voce rotta dalla commozione.
All’uscita della chiesa, fra due ali di folla silenziosa e commossa, il momento del grande dolore con il feretro bianco che è stato alzato in segno d’Addio, fra i tristi applausi, lacrime e nodi alla gola che tolgono quasi il respiro.


Alberto Drago
Giornalista pubblicista, niscemese doc, ha lavorato in varie redazioni locali e regionali, contribuendo negli anni Novanta alla nascita di Antenna Sud. Impegnato nel volontariato con l’associazione nazionale Carabinieri. Collabora con il quotidiano La Sicilia. Ha fondato e diretto il periodico “L’Appunto”.