Niscemi: morto Antonino Camagna, unico superstite dell’incidente del 24 dicembre
di Redazione

Non ce l’ha fatta Antonino Camagna il ragazzo di 17 anni finito in auto contro un pilastro sulla Sp 11 la notte del 24 dicembre scorso. Il suo cuore ha cessato di battere nel pomeriggio. Era l’unico superstite della tragedia che aveva listato a lutto il Natale di famiglie e semplici cittadini, distrutti dal dolore per la morte di tre ragazzi ai quali oggi si è aggiunto il quarto in un destino terribile e crudele. Camagna era ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale «Sant’Elia» di Caltanissetta, dove i medici hanno fatto di tutto per salvarlo. Troppo grave il trauma cranico riportato e i conseguenti danni cerebrali. In auto con gli amici del cuore era diretto in un bar caffè per consumare una brioche calda dopo la cena di Natale consumata in famiglia. La loro auto era però uscita di strada nei pressi del bivio Paradisa, finendo contro il pilastro di una villetta. Erano deceduti sul colpo Gaetano Parisi, 20 anni, Rosario Quinci, 18 anni e Alessandro Cirrone, 16 anni. Camagna era stato trasferito in ospedale in condizioni disperate. Per 42 giorni ha lottato tra la vita e la morte in Terapia intensiva mentre amici, familiari e la comunità di Niscemi non ha mai smesso di pregare e sperare per lui. Fino a oggi pomeriggio, quando la brutta notizia del decesso ha rigettato una famiglia e una città nello sconforto.
