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Niscemi, noi donne italiane impegnate a cucire mascherine per sostenere gli ospedali. Già raccolti 10 mila euro


di Alberto Drago

Niscemi, noi donne italiane impegnate a cucire mascherine per sostenere gli ospedali. Già raccolti 10 mila euro
4 Mag 2020

Sei italiane a Manchester (Inghilterra) che nell’attuale periodo dell’emergenza sanitaria del Coronavirus realizzano con le macchine da cucire mascherine a scopo di beneficenza e solidarietà sociale, due delle quali di Niscemi. Sono Alessandra Ravalli, figlia del compianto geometra Totò, promotore e direttore del Museo civico di Niscemi e Francesca Blanco, entrambe impegnate insieme ad altre quattro amiche italiane abitanti come loro nel quartiere Sud di Manchester e tutte con la passione per il cucito, a realizzare in tessuto mascherine solidali coloratissime double- face, a tal punto che ormai sono diventate alla moda e richiestissime nel loro blog https://emmeviloves.blogspot.com/2020/04/choose-your-style.html?m=1 .
Si tratta di mascherine non chirurgiche che sono solo un presidio per aiutare a contenere la diffusione del Covid-19. L’iniziativa, ideata da una delle sei amiche che è originaria di Parma, Maria Vittoria Catamo con la quale Alessandra Ravalli e Francesca Blanco collaborano, ha già prodotto la raccolta di più di 10 mila Euro, di cui 5 mila e 500 euro sono già stati versati sul GoFund per l’ospedale Maggiore di Parma dove ha lavorato per 40 anni come medico il padre dell’ideatrice del progetto di beneficenza. Maria Vittoria ha iniziato a promuovere le mascherine che realizzava da sola attraverso la sua pagina di Instagram e il suo blog, poi le richieste hanno superato la sua capacità di produzione ed ha chiesto la collaborazione delle altre cinque amiche le quali si sono subito rese disponibili a sostegno dell’iniziativa di beneficenza. Francesca Blanco taglia i tessuti per la realizzazione delle mascherine, mentre Alessandra Ravalli assembla i vari pezzi e fa da driver per trasportare i lavori da una casa all’altra di tutti i componenti del gruppo. Ad aiutare le sei donne, ci sono anche i figli che tolgono gli spilli e segnano le misure per gli elastici delle mascherine.
La risposta all’iniziativa è stata entusiasta, poiché ci sono state alcune persone che a fronte dell’acquisto di una sola mascherina hanno donato anche 100 euro. Il team delle sei amiche inoltre, sta pensando di aiutare con la somma di 3 mila sterline già raccolte anche il Wythenshawe Hospital di Manchester. Il gruppo vorrebbe fare qualcosa per i medici e gli infermieri del Wythenshawe Hospital che operano nell’Unità di terapia intensiva e con i quali si sono messi già in contatto, anche per capire di cosa hanno bisogno.


Alberto Drago
Giornalista pubblicista, niscemese doc, ha lavorato in varie redazioni locali e regionali, contribuendo negli anni Novanta alla nascita di Antenna Sud. Impegnato nel volontariato con l’associazione nazionale Carabinieri. Collabora con il quotidiano La Sicilia. Ha fondato e diretto il periodico “L’Appunto”.