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Suor Cecilia Basarocco

Niscemi, nuovi medici all’ospedale «Bene ma ancora non basta», continua la battaglia del professor Maida


di Alberto Drago

Niscemi, nuovi medici all’ospedale «Bene ma ancora non basta», continua la battaglia del professor Maida
attualità
25 Ago 2020

La notizia del potenziamento dell’organico medico all’Ospedale “Suor Cecilia Basarocco” di Niscemi con l’immissione in servizio di cinque nuovi medici e di un massofisioterapista, di cui due nell’unità operativa di Chirurgia e quattro nel reparto di Lungodegenza, viene recepita positivamente da Giuseppe Maida, non soddisfa pienamente le esigenze del territorio. Anzi. Per il grande ruolo che secondo Giuseppe Maida, promotore di tante battaglie civili a difesa del diritto alla salute e di tanti altri negati alla comunità, l’Ospedale “Suor Cecilia Basarocco” di Niscemi meriterebbe e dovrebbe avere nel territorio. Proprio qualche mese fa Giuseppe Maida fece stampare ed affiggere un pubblico manifesto per fare rilevare come l’istituzione della nuova unità Unità operativa di lungodegenza costituisse una sorta di “contentino e fumo negli occhi” rispetto ai servizi sanitari che l’Ospedale dovrebbe garantire, poiché ubicato in un territorio ad alto rischio ambientale e con un’alta incidenza di patologie tumorali, ed anche ad alto rischio sismico e franoso.
“Ciò che andrebbe rivendicato con forza” spiega Giuseppe Maida per le suddette motivazioni”è la trasformazione dei reparti di medicina e chirurgia dell’ospedale da unità semplici in unità complesse e con un consistente incremento dei posti letto.
Occorrerebbe anche riavviare nel nostro ospedale la pediatria che ci è stata soppressa ed istituire il servizio di guardia medica pediatrica.
All’ospedale di Niscemi”, aggiunge Giuseppe Maida,” anche per la presenza della Base militare americana di Ulmo e delle antenne Muos che sono funzionanti e che espongono il nostro territorio già ad alto rischio ambientale anche all’inquinamento elettromagnetico, dovrebbe essere istituito proprio per l’alta incidenza di patologie neoplastiche, un centro diagnostico per i tumori, dotato di apparecchiature all’avanguardia.
E ciò per fare in modo di garantire meglio l’assistenza sanitaria alla popolazione.
C’è un elevato tasso di mortalità per tumore nelle popolazioni del territorio che non può essere taciuto e passare come inosservato.
Chiederò di incontrare quanto prima”, conclude Giuseppe Maida,”il presidente della Regione Musumeci, dato che ci sono segnali di cambiamento della politica sanitaria in Sicilia, a differenza dei suoi predecessori che di fatto hanno devastato un’intera rete ospedaliera”.


Alberto Drago
Giornalista pubblicista, niscemese doc, ha lavorato in varie redazioni locali e regionali, contribuendo negli anni Novanta alla nascita di Antenna Sud. Impegnato nel volontariato con l’associazione nazionale Carabinieri. Collabora con il quotidiano La Sicilia. Ha fondato e diretto il periodico “L’Appunto”.