«Niscemi racconta» è l’omaggio a don Giuseppe Giugno, fine commediografo e poeta. Ottocento pagine, un omaggio dei familiari all’amato «Zio prete», fecondo letterato e punto di riferimento in famiglia e guida spirituale per le parrocchie che ha guidato in oltre che cinquant’anni di vita pastorale. L’opera, edita da Kimerik, collana Incantus, si compone di 5 tomi: Da Ferdinando II di Borbone a Vittorio Emanuele II di Savoia (1825-1865); Dai Fasci siciliani all’emigrazione in America (1885-1900); La   Grande Guerra (1915 – 1918); L’Italia fascista; Il Separatismo. «La raccolta – spiega Elvira Giugno, curatrice della stesura con Alfio Leanza – è la più vasta e complessa opera teatrale fra tutte le produzioni dell’autore. Partendo da episodi di vita popolare niscemese, allarga il suo orizzonte fino a rappresentare le condizioni sociali e culturali dell’intero popolo siciliano, nel corso di oltre un secolo di storia».

A realizzare la pubblicazione della raccolta teatrale hanno collaborato: Giuseppe Marciante, vescovo ausiliare di Roma Est, per l’autorevole e prezioso contributo con le sue riflessioni personali e spirituali; Nicolò “Nuccio” D’Alessandro, che ha curato la traduzione a fronte del testo dal dialetto in lingua italiana; Gaetano Vicari per la revisione linguistica; Nunzio Pardo che ha firmato la presentazione letteraria; Maurizio Vicari e Maria Grazia Spinello per la realizzazione e l’elaborazione grafica della copertina.

La produzione è stata finanziata da dagli affezionati nipoti Elvira, Francesco, Franca, Annamaria Giugno e Giuseppe Maida. Don Giugno ha partecipato alla vita diocesana come membro di diversi consigli ecclesiali e ha insegnato all’Istituto di Teologia per Laici di Gela.

Fondatore e animatore del Gruppo Teatro Ricerca, è stato segnalato al “Premio Pirandello ‘83” da Leonardo Sciascia.