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COMMEMORAZIONE | Madre coraggio

Niscemi ricorda suor Cecilia, l’angelo bianco. Con il suo coraggio impedì che 12 soldati tedeschi venissero trucidati


di Alberto Drago

Niscemi ricorda suor Cecilia, l’angelo bianco. Con il suo coraggio impedì che 12 soldati tedeschi venissero trucidati
attualità
16 Lug 2021

Emozionanti i momenti d’incontro che si sono svolti nell’auditorium del Museo civico e all’Ospedale di Niscemi, nell’ambito dei quali è stata ricordata “Suor Cecilia Basarocco”, nota come “Angelo bianco e eroina di Niscemi” per avere impedito con un atto di coraggio la fucilazione di 12 soldati tedeschi. L’11 ed il 12 luglio del 1943 accadde che sbarcarono in Sicilia le forze alleate e che nonostante i momenti concitati Suor Cecilia era rimasta da sola all’ospedale di Niscemi per assistere i soldati italiani ed anche 12 soldati tedeschi.
Le truppe statunitensi al loro arrivo individuarono i 12 soldati tedeschi e li condannarono subito a morte con l’accusa di spionaggio.
Nonostante l’appello di Suor Cecilia alla solidarietà, i 12 soldati tedeschi vennero preparati per la fucilazione e fu proprio nel momento dell’esecuzione che la suora fece scudo con il suo corpo ai soldati tedeschi ponendosi davanti al plotone di esecuzione delle truppe alleate ed urlando: “sparate, sparate anche su di me, Iddio vi perdoni'”.
Un gesto coraggioso che bloccò l’esecuzione dei militari tedeschi e che determinò il loro invio a Caltagirone e per il quale nel 1974, il Comune di Gela consegnò a Suor Cecilia una medaglia d’oro al valore civile.


E proprio in coincidenza della ricorrenza dell’evento “Suor Cecilia” è stata ricordata nell’auditorium del Museo civico nel quale sono intervenuti come testimoni a tracciare la sua figura professionale ed umana il direttore del Museo civico Franco Mongelli che ebbe modo di conoscerla come medico dell’ospedale, il dottor Santi Nicastro come primario di medicina negli anni 80 e direttore sanitario dell’ospedale di Niscemi, nonché il dottor Giuseppe Di Martino, anch’egli medico chirurgo dell’ospedale nel periodo in cui prestava servizio Suor Cecilia.
Sono anche intervenuti per i saluti il sindaco Massimiliano Conti, il dott. Alfonso Cirrone Cipolla, direttore sanitario dell’ospedale di Niscemi, il dott. Pietro Genovese, direttore amministrativo dell’Asp di Caltanissetta e Suor Provvidenza, segretaria del Consiglio nazionale delle suore della Sacra famiglia di Spoleto.
All’ospedale di Niscemi è stata poi inaugurata con il taglio del nastro, la benedizione da parte del parroco don Filippo Puzzo e con il sottofondo musicale a cura di Massimiliano Cona e del Gruppo teatro ricerca una grande pittura muraria raffigurante Suor Cecilia che tiene in braccio un bambino nel cielo di Niscemi e che l’ingegnere Maurizio Vicari, anche artista, pittore e scultore che ha tracciato la storia della suora, ha realizzato nella parete del secondo piano dell’ospedale che è posta frontalmente all’ingresso dell’Unità operativa di Medicina.
L’opera d’arte raffigura in basso il panorama di Niscemi e delle metope che raccontano Suor Cecilia Basarocco, venuta a mancare il 20 ottobre del 1986 ed in memoria della quale, nel 1994 gli venne intitolato l’ospedale di Niscemi, poiché luogo dove lavorò instancabilmente per quasi 50 anni anche come ferrista in sala operatoria.


Alberto Drago
Giornalista pubblicista, niscemese doc, ha lavorato in varie redazioni locali e regionali, contribuendo negli anni Novanta alla nascita di Antenna Sud. Impegnato nel volontariato con l’associazione nazionale Carabinieri. Collabora con il quotidiano La Sicilia. Ha fondato e diretto il periodico “L’Appunto”.