Ritorna, a Niscemi, il genio teatrale di Roberto Ercolani e rinasce il “Gruppo Teatro Impresa”. A trent’anni dalla sua formazione, e dopo circa un decennio di inattività, la compagnia teatrale, fondata dal commediografo Roberto Ercolani e la moglie, Carmela Miccichè, si ricostituisce e ritorna più frizzante che mai. “Ziti ‘n casa” è il titolo della commedia che sancirà il debutto della compagnia e che vedrà protagonisti, sul palco, volti noti e volti nuovi del teatro locale, un cast che si prevede spumeggiante. Accanto alla veterana Gisella Meli, membro della compagnia sin dagli esordi, che interpreterà “Tresa”, madre della futura sposa, calcheranno le scene Adriano Zabatino e Rosaria Mantelli, nei panni dei fidanzati “Sariddu” e “Pinuzza”, Rosario La marca, nel ruolo di “’Gnaziu”, marito di “Tresa”, Rosario di Corrado, che sarà “Totò”, fratello di Pinuzza, Ignazio Cirrone e Claudia Di Modica, che vestiranno rispettivamente i panni del padre e della madre del promesso sposo, Veronica Pardo, nel ruolo di Clotilde e Carmelo Pitrolo, nella parte di “Peppino porta e riporta”. La compagnia teatrale è composta, inoltre, dal presidente Giuseppe Manduca, Carmela Miccichè, in qualità di regista, e Gaetana Militello che si occuperà dell’allestimento scenografico e dei costumi. Le prove per la messa in scena sono già in atto e la commedia potrebbe essere rappresentata nel prossimo periodo natalizio. La ricomposizione della compagnia è stata resa nota alla cittadinanza attraverso un incontro che si è tenuto presso la biblioteca comunale “Mario Gori”. L’iniziativa è stata accolta con favore dall’amministrazione comunale.

“Ziti ‘n casa” è una delle commedia d’esordio di Roberto Ercolani. Scritta a quattro mani con la moglie, l’opera, ambientata nei primi anni del secondo dopoguerra, all’interno della povera realtà contadina niscemese, ruota attorno alla figura di “Tresa”. In un contesto storico votato al patriarcato, Ercolani dà vita ad una storia in cui a tessere i fili della trama è una donna libera e decisa, punto di riferimento della famiglia. Una commedia tutta da ridere che offre, però, anche interessanti spunti di riflessione e ci ricorda l’attualità e la forza dirompente delle opere del commediografo prematuramente scomparso nel 2017. Una bella iniziativa che ha il merito di far riassaporare la bellezza delle commedie di Ercolani, premiate con vari riconoscimenti nazionali. A Roberto Ercolani, inoltre, è dedicata la sala teatro del Centro socio-culturale Totò Liardo.