Niscemi, vittime del terremoto del 1693. Una messa solenne nel ricordo di quel tragico evento
di Redazione

Ricorre oggi il 329° anniversario del terribile terremoto che l’11 gennaio del 1693 causò nella Sicilia orientale circa 60 mila morti. L’evento sismico all’epoca indusse le popolazioni di vari Comuni della Sicilia Orientale a chiedere protezione ai propri Santi Patroni, per cui anche il popolo di Niscemi, chiese protezione alla Patrona “Maria Santissima del bosco”.
Il movimento tellurico, causò a Niscemi 4 vittime, lesioni e crolli di mura di abitazioni.
Nella parete interna destra del Santuario della Madonna del bosco, c’è un dipinto che il pittore Giuseppe Barone ha realizzato proprio in memoria del terremoto del 1693.
Sabato sera il sacro dipinto della Vergine, in applicazione delle norme anti covid di distanziamento sociale,
è stato traslato a bordo di un auto dal presidente dell’Associazione e Confraternita Maria Santissima del bosco Giuseppe Manduca e da due confrati dal Santuario in chiesa Madre.
All’arrivo il sacro quadro della Madonna è stato accolto dal parroco della chiesa Madre don Massimo Ingegnoso ed è stato esposto nell’altare centrale alla venerazione dei fedeli.
Alle 18, in chiesa Madre, don Gaetano Condorelli, parroco di “San Francesco d’Assisi” di cui fa parte il Santuario, ha celebrato una messa in memoria degli “schiacciati”, ovvero delle vittime del terremoto del 1693 ed anche di ringraziamento alla Patrona.
Alla celebrazione Eucaristica hanno preso parte le autorità cittadine e il sindaco Massimiliano Conti, il quale oltre ad omaggiare la Madonna con dei fiori, ha chiesto la protezione per la città e per continuare ad accompagnare le scelte dell’amministrazione comunale a beneficio dei cittadini.
