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ALLARME CORONAVIRUS | Pure e disagi

Gela, chiudono i negozi dei cinesi, ormai la psicosi è inarrestabile Chinatown emarginata dal CoVid-19


di Redazione

Gela, chiudono i negozi dei cinesi, ormai la psicosi è inarrestabile
26 Feb 2020

Un tempo occhi a mandorla era sinonimo di bellezza dal fascino orientale, genialità nel campo dell’industria, della meccanica. Arte, filosofia. Oggi occhi a mandorla è sinonimo di una cosa soltanto: Coronavirus. Così la spinta dell’ignoranza avanza indefessa, travolgendo ogni senso di umanità, di vivere civile. Mettendo ai margini un’intera comunità. «Maledetti cinesi» si sente in radio, si legge sui social. Un tam tam mediatico senza prigionieri. Così capita che i «maledetti cinesi» comincino un processo di autoesclusione che non porta certamente nulla di buono. Chiudono le saracinesche, vacillano le certezze. Affittuari, fornitori, lavoratori rischiano di pagare anche questa. Giorni fa un cartello «Chiuso temporaneamente» era apparso sulle vetrate di un ristorate. Stamattina hanno iniziato a chiudere le rivendite di prodotti vari e cianfrusaglie. Nessuno ha voglia di parlare. Preferiscono il silenzio e indicare quelle poche righe che hanno attaccato alle vetrine.

Storie di un’emergenza più economica che sanitaria. Dove a pagare il prezzo più alto rischiano di essere i cittadini. Ancora una volta.

Perché ci sono notizie poco rassicuranti più per il pil che per il contagio. Il paese rischia la quarta grave recessione dal 2008. E in questo clima di velato pessimismo che aleggia nel Paese non vorremmo assistere a discriminazioni e caccia alle streghe. Come accaduto ad Avellino, dove una coppia è stata aggredita solo per gli occhi a mandorla. O peggio, come a Niscemi, dove a un bambino (italiano) è stato impedito di stare in classe con i compagni perché rientrava da un viaggio al Nord (non in una zona a rischio).


Redazione
Today 24 è un quotidiano on line indipendente, fondato nel 2014 da Massimo Sarcuno. Ogni giorno racconta i fatti e le notizie di Gela, Niscemi, Riesi, Butera, Mazzarino e di molti altri comuni del comprensorio. In particolare l’area del Vallone.