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Tensioni

Ospedalieri: venti di polemica dopo lo strappo con l’Asp durante la trattativa, si rischia un giorno di sciopero


di Redazione

Ospedalieri: venti di polemica dopo lo strappo con l’Asp durante la trattativa, si rischia un giorno di sciopero
attualità
22 Apr 2021

Cova il fuoco della polemica sotto la cenere delle relazioni sindacali, ridotte ai minimi termini dopo lo strappo dei giorni scorsi. «Rapporti sempre più tesi – dice Angelo Ietro, coordinatore dell’Rsu – tra organizzazioni sindacali, Rsu e direzione dell’Asp, dopo l’ennesimo allontanamento dal tavolo delle trattative del managent avvenuto la scorsa settimana. I rappresentanti dei lavoratori rivendicano il completamento di alcuni punti del contratto integrativo, che la direzione vorrebbe invece chiudere così come sono stati ipotizzati. Distanze nella discussione su diversi punti, quali indennizzi previsti per il Covid, progressioni economiche, buono pasto, incarichi di funzione, e tant’altro. Dopo lo strappo della settimana scorsa la Rsu e tutte le organizzazioni sindacali ad eccezione della Cisl, hanno chiesto di calendarizzare gli incontri per definire gli argomenti di natura contrattuale ed economici, attesi da tempo dai dipendenti della Azienda Sanitaria».

Nei giorni scorsi erano stati i segretari di cinque sigle sindacali (Cgil, Uil, Nursing, Fials ed Fsi Usae) a firmare congiuntamente con l’Rsu un comunicato di ferma disapprovazione su quanto avvenuto in sede di trattativa sindacale, ipotizzando un inasprimento della protesta e finanche una giornata di sciopero generale del comparto.

«Abbiamo chiesto alla direzione dell’Asp – scrivono – l’attivazione urgente del tavolo di contrattazione integrativa decentrata, e se entro 7 giorni dal ricevimento non saremo convocati si attiveranno le relative azioni di inasprimento della relazioni sindacali, con riserva di proclamare lo stato di agitazione ed eventuale giornata di sciopero. Il 13 Aprile, a seguito di ulteriore rinvio della delegazione trattante, con uno schema oramai consolidato, la direzione strategica dopo non avere accettato e contestato le legittime proposte di modifica avanzate dalla Rsu aziendale e dalle segreterie provinciali, con gesto plateale e dopo pochi minuti, ha abbandonato il tavolo e ha rotto le trattative. Successivamente con una nota rivolta a tutti i dipendenti si è ostinata ad adottare atti unilaterali ai sensi dell’articolo 40 del Dlg 165/2001 e con fine dilatorio ha proposto tempi lunghi per definire istituti contrattuali importanti per i lavoratori.
Si tratta dell’ennesimo episodio di autoritarismo, privo di autorevolezza».
«Sono passati cinquant’anni – scrivono – dalla pubblicazione dello Statuto dei Lavoratori, presidio fondamentale di tutela della libertà e della dignità dei lavoratori, e lo si vuole calpestare violando la libertà sindacale nei luoghi di
lavoro. La nota dell’Asp nelle modalità e nei contenuti va oltre. Scrivere direttamente ai lavoratori contro la maggioranza di chi li rappresenta, contro una Rsu votata dagli stessi; elogiare un solo sindacato che è d’accordo con l’Azienda e denigrare l’atteggiamento di chi la pensa diversamente, sono tutti atteggiamenti sintomatici della deriva illiberale ed autoritaria che l’Azienda ha inteso intraprendere. Ciò posto è evidente che le materie per le quali l’amministrazione si ostina a riferirsi all’art. 40 del D.lgs 165/2001 non sono quelle previste dal contratto; inoltre non vi è stata alcuna trattativa che si è protratta nel tempo che ha ostacolato il raggiungimento dell’accordo, (condizione per riferirsi all’art 40) bensì la volontà espressa in modo chiaro da parte della RSU aziendale di trattare gli argomenti non definiti nella pre-intesa del contratto decentrato prima della sottoscrizione definitiva. Sia chiaro che le prerogative sindacali e i diritti dei lavoratori non si toccano e le minacce non ci intimidiscono, anzi sono motivo di orgoglio e chiariscono inequivocabilmente chi svolge il ruolo sindacale: i complimenti non ci interessano, ma i fatti concreti a vantaggio dei lavoratori».

Il documento, oltre che da Ietro, è firmato da Massimiliano Centorbi (Uil Fpl), Rosanna Moncada (Fp Cgil), Pietro Di Prima (Nursing Up), Gioacchino Zuppardo (Fials) e Salvo Di Natale (Fsi Usae).


Redazione
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