Una palazzina di tre piani è crollata dopo un’esplosione a San Giovanni Galermo, periferia di Catania, per una fuga di gas di origine ancora incerta. Secondo il sindaco, Enrico Trantino, intervenuto a Rai News 24, si tratta di una palazzina dell’Istituto Autonomo Case Popolari che era in corso di ristrutturazione. Fatto che induce a sperare con non fosse abitata. Il primo bilancio è di otto persone ferite, alcune delle quali gravi, ma non ci sarebbero vittime, né dispersi. Tra i feriti due tecnici della ditta del gas due vigili del fuoco, investiti dall’onda d’urto. Questo al momento il bilancio della deflagrazione. Altre tre persone sono state colte da malore e attacchi di panico. La palazzina crollata era vuota, ma le ricerche continuano per escludere che fosse occupata abusivamente. «I tecnici del gas stanno cercando di individuare il punto da cui è avvenuta la fuga di gas che ha causato l’esplosione e il crollo della palazzina. Nella zona c’è ancora un forte odore di gas, il che significa che c’è ancora attività. Precauzionalmente abbiamo disposto l’evacuazione delle palazzine vicine». Lo ha detto Maria Carmela Librizzi, prefetto di Catania, intervenendo a RaiNews 24. In via precauzionale è stata disposta l’evacuazione delle palazzine che si trovano vicine all’esplosione. Sarebbero circa 150 le persone che dovranno trascorrere la notte lontano da casa. Lo riferiscono Prefettura e vigili del fuoco. Sul campo sta operando anche la Protezione civile. Tra le strutture che potrebbero ospitare le persone evacuate figura il Palasport di piazza Spedini.