Parte il processo a funzionari e amministratori. Tra gli appalti una gara del comune di Gela
di Redazione
Inizia il processo scaturito dall’inchiesta dei carabinieri sulla cooperativa “Nido d’Argento”. Secondo l’accusa si sarebbe aggiudicata appalti nel settore dei servizi sociali in alcuni Comuni siciliani, tra cui Gela, oltre che Agrigento e Marsala corrompendo funzionari con denaro o assunzioni e regali (gioielli, olio e altro). Questo quanto contestato dai pm. Adesso toccherà al processo valutare e accertare i fatti. Nel procedimento sono imputati Nicolò Fiocca, 69 anni, ex ragioniere capo del Comune di Marsala, per il quale oggi il difensore ha sollevato eccezione di incompetenza territoriale, Maria Pia Falco, 58 anni, all’epoca dei fatti funzionaria del settore Servizi sociali del Comune di Marsala, Giuseppe Chiaramonte, di 46, dipendente della coop Nido d’Argento, l’ex sindaco di Partinico Salvo Lo Biundo, di 54 e Antonio Geraci, di 61, anche lui di Partinico, presidente della commissione aggiudicatrice di una gara bandita dal Comune di Gela. A processo anche la cooperativa in quanto società. In abbreviato, invece, saranno giudicati Michela Sclafani, 62 anni e suo marito Giovanni Dalia, di 69, entrambi di Palermo, e Gaetano Di Giovanni, 60 anni di Raffadali, comandante della polizia municipale e capo di gabinetto del sindaco di Agrigento. Hanno già chiesto, infine, di patteggiare la pena il responsabile della coop, Giuseppe Gaglio, 62 anni, di Partinico, Massimiliano Terzo, 44 anni, di Monreale, e Francesco Chiavello, di 62, di Partinico.