Pizzaiolo e segretaria con 4 chili di cocaina. Operazione a Malta e blitz con 8 arresti in Sicilia
di Redazione
Un’insospettabile coppia di viaggiatori, lei segretaria di 46 anni, lui pizzaiolo di 18, è stata bloccata dalla polizia maltese. Entrambi sono stati arrestati appena sbarcati sull’isola dei Cavalieri poiché nell’auto avevano quattro chili di cocaina. Allo sbarco la donna era da sola alla guida di una Mercedes. La polizia ha proseguito nelle verifiche della lista passeggeri e poco dopo è risalita a un giovane sbarcato a piedi alla spicciolata, solo che nelle tasche avva proprio un telecomando della Mercedes che aveva destato i sospetti. È scattata un’attenta perquisizione, con l’impiego di cani antidroga e apparecchi radiografici, che ha permesso di scoprire la droga ben nascosta nell’imbottitura dei sedili dell’auto. La donna, durante l’operazione di polizia, ha accusato un malore ed è stata trasferita in ospedale per accertamenti. Poco dopo è stata dimessa. I due, siciliani della vicina provincia di Ragusa, avevano anche circa mille euro in contanti. Nel telefono con il quale la donna avrebbe cercato di inviare un messaggio sarebbero stati trovati messaggi con le istruzioni per la consegna della partita di droga.
Sempre nel Ragusano, stamane all’alba, finanzieri del comando provinciale hanno dato esecuzione a otto misure cautelari in carcere. I militari hanno effettuato dieci perquisizioni nei comuni di Vittoria e Comiso, presso le abitazioni degli indagati e ogni altro luogo nella loro disponibilità, con il supporto di unità cinofile antidroga e antivaluta del Gruppo della Guardia di Finanza di Siracusa, nel corso delle quali sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 6,15 g di cocaina, 9 grammi di marijuana, 1400 euro in contanti, 10 cellulari nonché materiale vario utilizzato per il taglio e il confezionamento dello stupefacente. Le indagini hanno consentito di individuare una piazza di spaccio dedita al traffico e alla consegna a domicilio di sostanze stupefacenti nel vittoriese, gestita da soggetti italiani e da un extracomunitario in concorso tra loro. Le attività investigative hanno permesso di appurare che un immobile, sottoposto a sequestro preventivo, era frequentato da diverse decine di avventori al giorno, con flussi che hanno raggiunto un centinaio di persone nei fine settimana: alcuni clienti, peraltro, dopo l’acquisto della dose di cocaina hanno proceduto, anche in pieno giorno, alla sua immediata consumazione nelle adiacenze del luogo di spaccio.