Pesca di novellame, reti illegali su tre motobarche. Sequestri pure in depositi e punti vendita
di Redazione

Guardia Costiera e ispettori del centro di controllo Pesca hanno puntato il faro sui principali punti di sbarco e depositi di prodotti ittici di Scoglitti e altre località della costa. L’attività, finalizzata a tutelare la risorsa ittica e contrastare la pesca illegale, ha riguardato in via principale la verifica degli attrezzi da pesca, sistema a strascico, utilizzati dai pescherecci della locale marineria, in ragione dell’elevato impatto che comporta questo tipo di attività. Su cinque motobarche controllate tre di esse non erano in regola in quanto gli attrezzi presenti a bordo in particolare le reti da pesca avevano dimensioni inferiori al minimo
consentito).
L’impiego di tali attrezzi, in quanto non selettivi, determina la cattura di novellame o sottomisura impedendone quindi la crescita e la riproduzione in età matura.
È stata inoltre accertata la mancata registrazione delle catture sul giornale di bordo, ovvero il log book e la riscontrata presenza a bordo di unità da pesca di un cittadino straniero, non assunto regolarmente.
Diversi anche gli esercizi commerciali e i depositi ispezionati a terra. In un caso è stato accertato che una consistente quantità di prodotto ittico congelato era sprovvista della documentazione di corretta tracciabilità.
Nel complesso sono state elevate sei sanzioni amministrative per complessivi 10 mila euro e posti sotto sequestro circa 800 chilogrammi di prodotto ittico, parte del quale è stato poi devoluto in beneficienza dopo il parere di idoneità al consumo fornito dall’autorità sanitaria.
I controlli si sono concentrati in particolare sul porto di Scoglitti e a Pozzallo.
