Cosa si sta facendo per l’attivazione dei progetti utili alla collettività? Se lo chiedono i consiglieri del Movimento Cinque Stelle Santina Sanfilippo, Rosy Altovino, Salvatore Lombardo e Giuseppe Ferro.

“Mentre gli altri Comuni hanno già attivato i progetti – affermano i consiglieri in una nota – impiegando i percettori del reddito di cittadinanza, l’Amministrazione Chiantia latita. A parte il progetto Spot di qualche mese fa, tutto è fermo al palo. Mentre gli altri Comuni riescono a far svolgere piccoli lavori quali: la cura del verde pubblico, del decoro urbano e altro, anche affiancando i percettori del reddito di cittadinanza ai dipendenti comunali, a Riesi si affida tutto a ditte esterne, utilizzando i soldi dei contribuenti che potrebbero essere risparmiati ed impiegati diversamente”. “Riceviamo – aggiunge Sanfilippo – continue segnalazioni da parte di cittadini, che giriamo agli uffici competenti, in cui si lamenta la totale assenza di interventi di pulizia e di diserbo. Le erbacce e l’immondizia hanno preso il sopravvento. I cittadini si sentono abbandonati a se stessi”. Sul personale addetto a tali lavori si sofferma la consigliera Rosy Altovino: “Molte spesso ci siamo sentiti rispondere che, i dipendenti che si occupano della manutenzione e del verde pubblico sono ridotti a poche unità a causa dei prepensionamenti e della mobilità, a seguito della procedura di dissesto e che per questo motivo non si riescono a svolgere tutti i lavori necessari. Eppure, fino allo scorso anno i dipendenti erano troppi e il costo del personale aveva causato il dissesto. Qualcosa non torna”. Sulla stessa linea il consigliere Salvatore Lombardo: “A fronte della carenza di personale che ormai ci viene abitualmente segnalata dal sindaco in Consiglio, dovrebbe nascere automatica l’attivazione di tali progetti e il ricorso a tali figure che possono essere d’aiuto. Ed invece nulla è stato fatto”. “Non si capisce perché gli altri Comuni riescono a impiegare i percettori del reddito di cittadinanza mentre l’Amministrazione a Riesi non ne è capace” conclude il consigliere Giuseppe Ferro.