logo TODAY 24 Gela
Gela, IT
22°
Clear
CONFERENZA | Unitré

Niscemi, riforma costituzionale basata sul premierato, tra rischi e vantaggi. Esperti a confronto


di Salvatore Federico

Niscemi, riforma costituzionale basata sul premierato, tra rischi e vantaggi. Esperti a confronto
news
26 Apr 2024

«Premierato, riforma per l’Italia del futuro o per il ritorno al passato?» è il titolo di un interessante convegno organizzato dalla locale Unitre (Università delle Tre Età) nella sala conferenze della Biblioteca Comunale “Mario Gori”. L’evento culturale di particolare attualità politica ha fatto registrare una grande partecipazione di persone attente e interessate alla proposta di riforma costituzionale finalizzata a introdurre l’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri. Il pomeriggio culturale, ideato dalla presidente dell’associazione Maria Grazia D’Agostino e dalla direttrice dei corsi Cecilia Spinello, è stato condotto dal relatore Gaetano Buccheri, docente in pensione di Storia e Filosofia. Erano presenti l’assessore alla cultura Marianna Avila e il presidente del consiglio comunale Angelo Chessari. Ha presentato il relatore e gli ospiti Lorena Mangiapane.
Il professor Buccheri ha illustrato il ddl di iniziativa governativa, in discussione al Senato, sottolineando che non si tratta di una modifica limitata e di scarso rilievo. Questo potrebbero far pensare i pochi articoli della costituzione da riformare.

«In caso di approvazione della proposta del governo Meloni – ha sottolineato Buccheri – il mutamento della Costituzione sarebbe radicale perché “collegherebbe” la maggioranza parlamentare, ottenuta con un premio elettorale senza alcuna soglia minima, al Presidente del Consiglio eletto, il quale, in pratica, “deciderebbe” pure l’eventuale scioglimento anticipato delle Camere. Insomma, all’esigenza della governabilità sarebbero, senz’altro, sacrificate la centralità del Parlamento e alcune prerogative del Presidente della Repubblica. Il destino del Parlamento sarebbe così nelle mani del Premier». Il relatore ha precisato che non ci sono, in occidente, altri modelli simili. O, meglio, ce n’era uno che è stato, però, successivamente abrogato: quello israeliano. Buccheri ha manifestato maggiore preoccupazione per la previsione del premio di maggioranza, senza alcuna soglia minima, da assegnare alla lista o alla coalizione collegate al Presidente del consiglio eletto. Questo comporterebbe l’attribuzione della maggioranza dei parlamentari a un partito o a una coalizione, anche, solo con il 20 per cento dei voti. «E dire che la Corte costituzionale – ha ricordato il relatore – ha già dichiarato incostituzionali due leggi elettorali (Porcellum e Italicum) che prevedevano appunto il premio di maggioranza senza soglia minima. Con molta probabilità la riforma sarà approvata senza la prevista maggioranza qualificata dei due terzi. Questo – ha concluso Buccheri – porterà gli italiani a votare per il quinto referendum confermativo della storia repubblicana dopo quelli del 2001, 2006, 2016 e 2020».
I due esponenti politici presenti – l’assessore Marianna Avila e il presidente Angelo Chessari – si sono dichiarati soddisfatti della qualità delle attività culturali promosse dall’Unitre, auspicando che vengano realizzati altri incontri sul tema del Premierato per chiarirne tutti gli aspetti controversi.


(Nella foto, da sinistra, Lorena Mangiapane, Marianna Avila, Maria Grazia D’Agostino, Gaetano Buccheri, Angelo Chessari)


Salvatore Federico
Giornalista pubblicista, ex insegnante di scuola primaria, ha collaborato con diverse testate tv, anche nazionali (Rai Due). Da Niscemi scrive per il Giornale di Sicilia di Palermo, testata con la quale collabora dagli anni Ottanta.