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ALLERTA | Protezione civile

Il rischio ciclone in Sicilia è reale, Gela attiva l’unità operativa. Gli esperti: «La perturbazione è pericolosa»


di Redazione

Il rischio ciclone in Sicilia è reale, Gela attiva l’unità operativa. Gli esperti: «La perturbazione è pericolosa»
cronaca
27 Ott 2021

Il ciclone fa paura. Dopo essersi abbattuto sulla Sicilia Orientale provocando tre morti e una persona che risulta ancora dispersa oltre a danni ingenti ancora da quantificare, rischia di trasformarsi in uragano: muove i suoi tentacoli carichi di acqua, vento ed elettricità sul versante ionico del Mediterraneo come mostrano diverse immagini satellitari. Secondo le previsioni degli esperti, toccherà il picco venerdì nella zona del catanese per poi spostarsi velocemente in Calabria.

Gela è un po’ sull’asse, a confine con la perturbazione.

Nel pomeriggio il sindaco, Lucio Greco, ha presieduto una lunga seduta del Comitato operativo comunale di Protezione Civile (Coc).

«Sono in riunione – afferma Greco in un post del pomeriggio – con il Coc attualmente in fase di preallerta. Sono presenti i dirigenti Tonino Collura, Emanuele Tuccio, Simonetta Guzzardi, Maria Morinello e gli esponenti delle associazioni di volontariato e della Croce Rossa. L’ultimo bollettino della Protezione Civile domani, giovedì 28 ottobre, ci colloca, come oggi, in una zona a metà tra il giallo e l’arancione e, sulla scorta di questo, ho chiesto che il COC, a partire dalla mezzanotte, resti attivo in forma ristretta per 24 ore. Non abbiamo ritenuto necessaria la chiusura delle scuole. Per quanto riguarda i tombini sono, in queste ore, in corso delle opere di manutenzione straordinaria da parte di Tekra e ditte specializzate, ma ho chiesto di pulire urgentemente i canali a nord della città e di monitorare le aree maggiormente a rischio allagamenti».

Scuole aperte, dunque, nella giornata di domani.

A Catania, e nei comuni dell’hinterland, invece, l’allertà è massima. La gente è terrorizzata dopo quello che ha dovuto affrontare negli ultimi due giorni, con città e paesi sommersi da acqua, fango e detriti con le strade piene d’acqua e le piazze sommerse. Gruppi di volontari si sono dati da fare per ripulire quanto più possibile, molti rifiuti trascinati dall’acqua sono finiti in mare. I commercianti hanno sistemando barriere in ferro nei negozi per proteggere il più possibile le proprie merci. Già a partire da domani le scuole e tutti gli uffici pubblici rimarranno chiusi. Per domani il bollettino della Protezione civile indica allerta arancione, rossa dopodomani. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, stamattina, ha telefonato al sindaco di Catania, Salvo Pogliese, per avere informazioni sulla grave emergenza e per esprimere la sua vicinanza alla città così colpita dal maltempo. E ha garantito il massimo sostegno con interventi rapidi ed efficaci di tutte le istituzioni.

«L’evento non è finito – avverte il responsabile della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, giunto a Catania per seguire in prima linea le operazioni – diciamo ai cittadini di mantenere alta l’attenzione, di seguire le indicazioni delle autorità perché si aspettano in questa area delle ore che possono essere complicate. I valori parlano in maniera molto chiara».

Intanto, la giunta regionale, convocata in seduta straordinaria e urgente dal presidente, Nello Musumeci, proprio nella sede di Catania, ha già deliberato lo stato di emergenza regionale, atto propedeutico per chiedere al governo centrale il riconoscimento dello stato di calamità. Qualche ora dopo, Musumeci ha chiesto a Roma una “legge speciale” con una dotazione di “almeno di tre miliardi” per contrastare il rischio idrogeologico e le frane provocate proprio dagli eventi ambientali.


Redazione
Today 24 è un quotidiano on line indipendente, fondato nel 2014 da Massimo Sarcuno. Ogni giorno racconta i fatti e le notizie di Gela, Niscemi, Riesi, Butera, Mazzarino e di molti altri comuni del comprensorio. In particolare l’area del Vallone.