Sardella al vertice della Fim Cisl Sicilia: «Garantire futuro distretto industriale di Gela»
di Redazione

Angelo Sardella confermato segretario della Fim Cisl regionale. ll sindacalista gelese è stato confermato nella segreteria che vede la permanenza del segretario generale, Pietro Nicastro, e dell’altro componente, il palermitano Antonio Nobile. L’elezione è avvenuta al termine del XII congresso della federazione dei lavoratori metalmeccanici siciliani, tenutosi a Catania. Al centro del dibattito temi quali la tenuta dei distretti industriali siciliani, primo tra tutti quello di Gela, tema da sempre caro a Sardella. Nel suo intervento, il confermato segretario generale Nicastro ha poi toccato i temi i temi nazionali, dalla partecipazione alle aziende al confronto con Federmeccanica sul contratto nazionale.
«Molte aziende – dice Nicastro – stanno adottando oggi un modello più informale e collaborativo, riconoscendo l’importanza del benessere psicologico e della soddisfazione lavorativa».
Ma alla Fim Cisl “preoccupa la fase che sta vivendo la StMicroelectronics, il colosso dei semiconduttori che solo a Catania impiega circa 5000 dipendenti, di cui la metà andrà in cassa integrazione a zero ore. Un tema su cui irrompono anche le tensioni internazionali, con i timori per le politiche commerciali statunitensi».
«I dazi minacciati – avverte Nicastro – possono penalizzare le esportazioni di Stm. Ecco perché per la Fim è importante avere certezze sui piani industriali aziendali e avviare un tavolo di confronto con le istituzioni. Ma anche le piccole e medie imprese, che sono spesso il motore dell’occupazione, possono trovarsi a fronteggiare costi più elevati e una domanda ridotta, portando a tagli di personale e investimenti».
Uno dei temi centrali del momento è l’energia cui costi, ha osservato il segretario regionale Fim Cisl, “in Sicilia impattano fortemente sul tema occupazionale, anche per i metalmeccanici, nei distretti petrolchimici nei territori di Gela, Milazzo, Ragusa, Augusta e Priolo”.
«Investire nella transizione verso un’energia pulita – conclude – è un’opportunità non solo per proteggere l’ambiente, ma anche per stimolare l’economia e creare posti di lavoro stabili. Deve avvenire però in modo sicuro e inclusivo, garantendo che tutti i lavoratori abbiano la possibilità di adattarsi e prosperare in un nuovo contesto economico».
