Sicilia nella sete, 21 milioni per la gestione dei dissalatori di Trapani, Gela e Porto Empedocle
di Massimo Sarcuno

Il Governo stanzia 21 milioni di euro per la gestione dei dissalatori di Gela, Porto Empedocle e Trapani. Accolta la richiesta della Regione che prevede di spendere ulteriori 10 milioni per il 2025 e altri 11 milioni per il 2026 per affrontare l’emergenza idrica in Sicilia. I tre impianti potranno così essere messi in marcia, con la massima efficienza, già nelle prossime settimane. «Questi fondi – dice il presidente Schifani – garantiranno l’avvio e la gestione degli impianti in modo da assicurarne il regolare funzionamento nel 2025 e 2026. Un importante risultato raggiunto grazie alla collaborazione tra governo nazionale, esecutivo regionale e commissario per l’emergenza idrica e che porterà benefici concreti alla popolazione. Le fasi di realizzazione dei tre dissalatori sono ormai alle ultime battute e nelle prossime settimane entreranno in funzione». Con la produzione garantita dalla dissalazione si potrà immettere nella rete idrica di questi territori in totale, nell’immediato, un quantitativo di 300 litri di acqua al secondo che, a regime, giungeranno fino a 500 litri al secondo, che da soli sarebbero in grado di soddisfare un fabbisogno pari a una popolazione di oltre 200 mila abitanti. In realtà, questa fornitura, unita alle altre forme di approvvigionamento, potrà servire una popolazione complessiva di oltre 800 mila persone. Per il commissario nazionale per l’emergenza idrica Nicola Dell’Acqua, “l’assegnazione di 21 milioni di euro alla Sicilia rappresenta un passo concreto e strategico nella lotta alla crisi idrica che affligge alcune aree dell’isola. Il lavoro condiviso tra Regione, governo centrale e struttura commissariale dimostra come la sinergia istituzionale sia lo strumento più efficace per rispondere alle esigenze”.