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ACCOLTO IL RICORSO | Consiglio comunale

Sommatino, il Tar «cancella» l’elezione di Scarlata. La votazione finì 6 a 6 Tutto da rifare per la presidenza


di Redazione

Sommatino, il Tar «cancella» l’elezione di Scarlata. La votazione finì 6 a 6
2 Mar 2020

Nicola Calogero Scarlata dovrà lasciare lo scranno di presidente del Consiglio comunale di Sommatino. Così ha deliberato il Tar Sicilia, sezione terza, che stamane ha annullato l’elezione del presidente avvenuta durante la seduta del 17 dicembre scorso. Una seduta che aveva visto due candidati, appunto Scarlata e Giuseppe Rosario Gaetano Cigna, quest’ultimo promotore del ricorso assieme ai consiglieri Simona Bennici, Filippo Cianci, Mariangela Castellano, Daniele Pirrello e Salvatore Letizia, contendersi il seggio sul filo di lana. Sei voti a testa, parità, in quella seduta, ma la vicepresidente, Angela Cocita, chiamata a coordinare i lavori d’aula dopo le dimissioni del primo presidente, Leonardo Burgio, aveva proclamato la vittoria di Scarlata secondo il principio dell’anzianità anagrafica. Stamane però il Tribunale,  presidente Maria Gabriella Quiligotti, estensore Anna Pignataro, consigliere Calogero Comandatore, ha accolto il ricorso, annullando l’elezione. Secondo la tesi dei magistrati, l’elezione era da ripetersi poiché i due candidati avevano ottenuto lo stesso numero di preferenze.

Angela Cocita, vicepresidente del Consiglio comunale

E il criterio dell’anzianità è, secondo il Tar, irrilevante ai fini della determinazione della vittoria, che può essere considerata tale solo in presenza di una maggioranza.

Il consiglio comunale di Sommatino era stato inizialmente sciolto e poi reinsediato a seguito del ricorso di alcuni, patrocinati dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, i quali si erano opposti al provvedimento della Regione, ottenendo un giudizio favorevole dinnanzi al Tar (luglio 2019). Dopo il ritorno in aula dei consiglieri e le dimissioni di Burgio si era proceduto all’elezione del nuovo presidente, con due tentativi, in nessuno dei quali era stato raggiunto il quorum necessario.

La sentenza del Tar annulla adesso l’elezione di Scarlata, imponendo al consiglio comunale di tornare in aula per darsi un nuovo presidente. Numeri permettendo, sarebbe il terzo in poco più di metà consigliatura. Se non è un record poco manca.

E intanto dal pomeriggio, da quando cioè la notizia della sentenza si è diffusa in paese, opinioni e battute corrono veloci sulle pagine social di consiglieri ed esponenti politici di maggioranza e opposizione.

«Siamo il paese dei balocchi – scrive in un post Salvatore Letizia, consigliere comunale eletto nella lista La scelta giusta – ma almeno, ancora una volta, giustizia è fatta».

«Fumo negli occhi e bramosia di poltrone, ecco in cosa consiste in poche parole il programma dell’opposizione. Davvero al peggio non c’è mai fine» replica, sempre sui social, la vicepresidente Cocita.

Cigna e i cinque consiglieri ricorrenti erano patrocinati dall’avvocato Vincenzo Airò, Scarlata dall’avvocato Giuseppe Ribaudo.

Nella foto grande, sotto al titolo, Nicola Scarlata e Giuseppe Cigna.


Redazione
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