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Mai più violenze sulle donne


di Ausilia Faraci

Mai più violenze sulle donne
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25 Nov 2022

Ogni anno il 25 Novembre si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne che impegna la società civile, innanzitutto, a mettere in campo misure di prevenzione delle atrocità commesse sulle donne, in ogni parte del mondo, che purtroppo si ripetono con frequenza agghiacciante.

Se è vero che nessun fenomeno umano può essere eliminato senza eliminarne le cause che lo hanno generato è senz’altro vero che per contrastare efficacemente la violenza contro le donne occorre modificare quel retaggio culturale che, a dispetto del proliferare di leggi che perseguono e puniscono gli uomini violenti, considera la femmina proprietà del maschio.

Occorre quindi mettere in campo ogni azione possibile per la promozione del potenziale delle donne, per il sostegno all’avanzamento della condizione femminile e, soprattutto, ogni esempio concreto di rispetto della persona umana, quale antidoto a qualsiasi forma di discriminazione e sopraffazione.

Per questo il Soroptimist International, fin dal 2015 – anno in cui l’agenzia dell’Onu Un Women ha ideato la campagna internazionale “Orange the World” di sensibilizzazione per un futuro senza violenza sulle donne- ha promosso 16 giorni di attivismo con iniziative miranti a costruire e diffondere la cultura della parità di genere e del rispetto della donna in quanto persona.

Il Soroptimist di Gela, nel convincimento che un cambio culturale possa partire solo dai più giovani, e che il modo più efficace per diffondere conoscenza presso le studentesse e gli studenti sia quello di renderli parte attiva di un progetto, di offrire loro l’opportunità di esprimere le proprie capacità, ha promosso attività che li inducano a informarsi, riflettere e formarsi una coscienza critica sulla piaga della violenza sulle donne, la cui causa è, per l’appunto, di matrice culturale.

Così, in prosecuzione del progetto avviato lo scorso anno di recupero delle panche del Comune di Gela, danneggiate e dismesse, e che aveva coinvolto un gruppo di studenti del corso Meccanica dell’Itis Morselli di Gela, quest’anno è stato proposto a un gruppo di studenti del corso Mat e del Liceo Artistico dell’Iiss «Majorana» di restaurare altre panche, particolarmente usurate, e ridipingerle d’arancio in attuazione della campagna “Orange the World”. Il progetto persegue il duplice obiettivo di conoscere la campagna di sensibilizzazione dell’ONU e riflettere sulla piaga della violenza di genere e di recuperare l’arredo urbano, patrimonio comune dei cittadini, facendo avvertire la città come casa propria.

Inoltre, le sorores gelesi, puntando il focus sulla cultura del rispetto,per l’anno 2022 hanno indetto il concorso Decoriamo le aule d’ascolto protetto”, rivolto alle studentesse e agli studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado della città di Gela, con lo scopo di portare a conoscenza dei più giovani la presenza nel nostro territorio di ambienti dedicati, all’interno di uffici ed edifici pubblici, all’ascolto protetto dei soggetti più vulnerabili, e soprattutto, di renderli consapevoli della valenza scientifica degli ambienti dedicati e delle previsioni normative dell’ascolto protetto delle persone fragili in specifici contesti.

Infatti, ilSoroptimist di Gela, nel corso degli anni ha realizzato l’aula di ascolto protetto per i minori presso il Tribunale di Gela (2013); “Una stanza tutta per sé”, aula per le audizioni delle donne vittime di violenza, presso il Reparto territoriale dei Carabinieri di Gela (2016); “Spazio giallo”, stanza per i colloqui dei detenuti con i propri figli, presso il penitenziario di contrada Balate, in Gela (2017); “Spazio Infanzia” presso il settore Servizi sociali del Comune di Gela (2020) e, in occasione della campagna Orange the World 2022, attraverso il concorso ha coinvolto gli alunni delle scuole medie con la realizzazione di disegni sulla“gioia”, e gli studenti delle superiori con scatti fotografici ritraenti “Un paesaggio gelese” e con componimenti poetici brevi sulla Speranza, i primi classificati dei quali saranno esposti nelle aule d’ascolto protetto.

Il cammino verso un cambiamento culturale è lungo e lento e comincia con educare giovani non violenti e, come sperava Mahatma Gandhi, Se esiste un uomo non violento, perché non può esistere una famiglia non violenta? E perché non un villaggio? una città, un paese, un mondo non violento?


Ausilia Faraci
Avvocata, impegnata nel sociale, direttore della Scuola Forense presso l'Ordine degli Avvocati di Gela, insegna Diritto nelle scuole. È presidente del Soroptimist International, sezione di Gela