Vallelunga, i Tasca regalano una bottiglia a ogni famiglia. Un brindisi alla speranza in giorni difficili
di Redazione
Ci sono gesti che, in tempi duri, scaldano il cuore e danno la misura di un legame solido e generoso: quello che da sempre lega la famiglia Tasca al territorio vallelunghese, dove, in questi giorni, ogni famiglia sta ricevendo in dono, a domicilio, una bottiglia di nero d’Avola firmata d’Almerita. Da quell’azienda vitivinicola, che da otto generazioni produce vini ormai conosciuti in tutto il mondo, e nella quale lavorano decine di famiglie vallelunghesi, oggi arriva nelle case di ogni residente un regalo che vuol essere simbolo di augurio, di speranza, di invito a non mollare, nonostante tutto. Non a caso la bottiglia donata dai Tasca ad ogni famiglia è Lamùri, «l’amore». Le bottiglie sono state consegnate al Comune di Vallelunga, guidato dal sindaco Tommaso Pelagalli, che per distribuirle casa per casa si è servito del prezioso aiuto dei volontari della Misericordia. Gli operatori, armati di guanti, mascherina e della consueta buona volontà, hanno bussato ad ogni porta e consegnato il nero d’Avola accompagnato da due lettere. La prima dell’amministrazione comunale, che esprime il proprio ringraziamento alla famiglia Tasca per il gesto generoso e augura buona Pasqua ai vallelunghesi, con la raccomandazione di restare a casa anche durante le festività. La seconda missiva è invece dei Tasca e ha il sapore di una speranza che supera i confini locali e rimanda a tappe fondamentali della nostra storia. «Un pensiero per voi e per le vostre famiglie – si legge nel loro messaggio – per rinnovare il nostro amore verso questo territorio. Mentre vi scriviamo ci sono persone che stanno soffrendo: perché hanno perso un proprio caro, perché sono lontane dai propri figli, perché hanno difficoltà economiche, perché si sentono sole. Questo è un momento difficile per tutti noi. Ma contro questo terribile virus nessuno si deve sentire solo: a combattere c’è l’Italia. L’Italia che si è rialzata da due guerre mondiali, l’Italia che non si arrende mai, l’Italia che unisce le proprie forze per aiutare chi è in difficoltà, l’Italia che non ha paura del sacrificio, l’Italia che vincerà. Di fronte alle difficoltà e alle incertezze stiamo ancora più uniti, perché insieme ce la faremo». E se sarà dura vivere la Pasqua senza poter riabbracciare i propri cari, senza riuscire a prevedere quando tutto questo sarà finito, un buon bicchiere di vino forse scalderà l’anima e farà sentire tutti un po’ più vicini, in un grande e collettivo brindisi a distanza.
[Silvia Dentico]