Trasformazione green della raffineria, è ufficiale. L’idrogeno sarà prodotto a Priolo
di Redazione
Dopo quella di Venezia e dopo il nuovo impianto di Livorno, la bioraffineria di Gela avrà un’altra consorella, stavolta in Sicilia. L’Eni annuncia l’avvio dell’iter autorizzativo per la Valutazione di Impatto Ambientale per la trasformazione del sito industriale di Priolo. Nei giorni scorsi il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha infatti rilasciato la procedibilità dell’istanza per la realizzazione di una bioraffineria e di un impianto di riciclo chimico delle plastiche con tecnologia Hoop di Versalis. Il progetto prevede l’utilizzo dell’area attualmente occupata dall’impianto etilene di Versalis, che sarà gradualmente smantellato, e di un’area limitrofa attualmente occupata da strutture di servizio allo stabilimento. La nuova bioraffineria avrà una capacità produttiva di 500mila tonnellate/anno e sarà alimentata prevalentemente da residui e scarti di origine vegetale, grassi animali e oli vegetali. Verranno costruiti, oltre all’impianto Ecofining, una unità per il pretrattamento delle biomasse e un impianto per la produzione di idrogeno. La bioraffineria a Priolo sarà la seconda in Sicilia, dopo quella a Gela attiva dal 2019, e produrrà con la massima flessibilità biocarburanti Hvo diesel per il trasporto stradale, marino e ferroviario e SAF-biojet per il settore aereo; il termine dei lavori è previsto entro la fine del 2028.






