Gela: cento metri di costa risucchiati dal mare, allarme erosione a Bulala. Cisterne e terreni sommersi dall’acqua
di Redazione

Il mare cancella le coste, un fenomeno ambientale che la Guardia Costiera ha deciso di verificare con immediatezza. E purtroppo le prime avvisaglie non lasciano dubbi. La costa piano piano rischia di ridursi, il mare avanza. Militari della Capitaneria di Porto di Gela, stamattina, durante un servizio congiunto con personale del Reparto Ambiente Marino della Guardia Costiera, che opera al ministero dell’Ambiente, hanno compiuto un sopralluogo in contrada Bulala al fine di constatare lo stato di erosione segnalato in quel tratto di costa.
«Da una prima valutazione visiva – spiegano – si verificava immediatamente un sensibile arretramento, dell’ordine di qualche centinaio di metri, rispetto alla linea demaniale marittima. Fatto che veniva confermato anche attraverso la consultazione del Sid, Sistema Informativo Demanio. A ulteriore riprova veniva constatata la presenza di alcune strutture cementizie, riconducibili a vecchie cisterne d’acqua, che, per l’effetto dell’arretramento, si trovano oramai in mare a pochi metri dalla linea della battigia. Contemporaneamente veniva, altresì, rilevata la presenza di ceneri riconducibili a combustione di materiale plastico, verosimilmente utilizzato nelle attività di serra coltura, oltre a residui vegetali combusti. Tale pratica illecita viene adottata, spesse volte, per sfuggire alle procedure di smaltimento, previste dalle norme in vigore per tale tipologia di rifiuti ed evitare, quindi, l’onere di tali costi».
