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Vittorio Emanuele

Gela: medico «conteso» tra Pronto Soccorso e Chirurgia, dotazione di personale al minimo storico. O quasi


di Redazione

Gela: medico «conteso» tra Pronto Soccorso e Chirurgia, dotazione di personale al minimo storico. O quasi
attualità
2 Ott 2020

In un momento di grande emergenza e difficoltà l’ospedale Vittorio Emanuele di Gela deve fare i conti con le solite croniche carenze nell’organico dei medici. E non solo quelle ma pure le altre figure infermieristiche e ausiliarie non abbondano. È di stamane la notizia di un medico «conteso» tra l’unità operativa di Medicina di Emergenza – Pronto soccorso e la divisione di Chirurgia Generale. Il dirigente medico in questione, peraltro tra i più stimati e disponibili, negli anni passati era stato impiegato per «tamponare» emergenze anche in altri ospedali dell’Asp2, segno di una difficoltà oggettiva nel reperimento di medici e infermieri che le Aziende sanitarie siciliane riscontrano da qualche anno, soprattutto nella dotazione dei piccoli ospedali.

Le università sfornano medici con il contagocce (ha ancora senso il numero chiuso?), per non parlare di specialisti, vere mosche bianche. Così i pochi specializzandi ancor prima di uscire dai loro percorsi di formazione vengono cooptati dai grandi ospedali. Prestigio, meno disagi, sono le ragioni principali di tale scelta. E per i vertici della Sanità diventa difficile riuscire a dotare i reparti di medici a sufficienza, soprattutto nei piccoli ospedali ovvero quelli più periferici.

Ma il Vittorio Emanuele non è un «piccolo» ospedale. Ha una dimensione che in gergo si definisce spoke ossia un presidio di riferimento territoriale. Esso, infatti, assiste una platea che è quella di Gela, ovvero il principale centro della provincia, più grande dello stesso capoluogo, alla quale deve aggiungersi anche l’utenza dei comuni dell’hinterland: Acate, Mazzarino, Riesi, Butera, ma anche Licata, Niscemi e Mazzarino, città vicine che hanno un ospedale ma mancano di alcune specialistiche, quali, ad esempio il punto nascite.

Per non parlare dei volumi di prestazione di una struttura qual è il Pronto soccorso, con oltre 44 mila accessi l’anno, un numero equivalente se non maggiore rispetto all’ospedale hub «Sant’Elia» di Caltanissetta.

La voce del trasferimento circola da stamattina con insistenza negli ambienti sanitari. Qualora venisse confermata (con lo spostamento del medico dal Prono Soccorso alla Chirurgia), il presidio di emergenza scenderebbe a un organico di soli 5 medici oltre al primario. Contro i 14 medici inseriti nella pianta organica. A stento, forse, ci sarà la possibilità di organizzare i turni settimanali. Forse neppure quelli.

Ecco perché stamattina in ospedale c’era aria di protesta. I sindacati del comparto medico e ospedaliero sarebbero già in allerta.


Redazione
Today 24 è un quotidiano on line indipendente, fondato nel 2014 da Massimo Sarcuno. Ogni giorno racconta i fatti e le notizie di Gela, Niscemi, Riesi, Butera, Mazzarino e di molti altri comuni del comprensorio. In particolare l’area del Vallone.